“Nella letteratura di un tempo, e fino ad un'epoca non molto lontana dalla nostra, erano considerati come orfani non solo i fanciulli orbati dalla morte delle cure e dell'affetto dei genitori, ma anche i cosiddetti orfani della legge, quelli cioè che per una ficto juris, conservata dalle legislazioni dei paesi latini, ed ancora oggi tenuta in vigore, erano stati ripudiati dai genitori, fin dalla loro nascita. Orfani li considerava la Chiesa nel diritto intermedio, quando faceva precetto di carità cristiana e opera meritoria verso il Paradiso il raccoglierli ed educarli; orfani dell'Annunziata venivano detti nella città nostra, così come in epoca posteriore li si disse figli della Madonna, per una mistica e generosa finzione, che non consentiva di bollare col marchio perenne di expositi o vulgo quaesiti i figli della colpa o della sventura.”
Origine: L'assistenza degli esposti in Napoli, p. 7
Argomenti
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“Non tutti possono essere orfani.”
2010, p. 126
Pel di carota

“Un orfano, secondo lui, nasceva solo per rendersi utile e basta.”
Origine: Le regole della casa del sidro, p. 43

“La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana.”
Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 656. ISBN 88-525-0077-4

“Piuttosto che appartenere alla famiglia Fifa preferisco essere orfano.”
Con data