“L'accettazione acritica e adulatoria della dittatura stalinista serví a poco per far progredire la causa del socialismo in Italia. Sia i comunisti sia la grande maggioranza dei socialisti sostenevano con cieca fiducia (perlomeno in pubblico) che il sistema statale sovietico rappresentava la realizzazione del socialismo. Erano già in circolazione, tuttavia, prove sufficienti che giungevano da diverse fonti per porre seriamente in dubbio questa affermazione. Per parecchi appartenenti ai ceti medi, ma non solo per loro, la Russia stalinista appariva invece come un regime totalitario che eliminava i suoi oppositori politici, distruggeva i contadini e controllava con ferocia la vita privata dei cittadini. Se questo era il socialismo non volevano averci nulla a che fare. Non fu per caso che la Democrazia cristiana mise la parola Libertas al centro del proprio vocabolario politico e sullo scudo crociato che divenne il simbolo elettorale del partito. Tutti i tentativi di Togliatti di costruire un blocco storico» di forze sociali attorno alla classe operaia si infrangevano contro questa barriera ideologica. Finché stalinismo fu sinonimo di socialismo, un gran numero di italiani continuò a preferire il sistema capitalista, malgrado tutte le sue ingiustizie.”

cap. 3, p. 115
Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Kim Jong-il photo
Benito Mussolini photo

“Dodici anni della mia vita di partito [socialista] sono o dovrebbero essere una sufficiente garanzia della mia fede socialista. Il socialismo è qualche cosa che si radica nel sangue. Quello che mi divide ora da voi non è una piccola questione, è una grande questione che divide il socialismo tutto.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Teatro del popolo, Milano, 24 novembre 1914; da II Popolo d'Italia, n. 11, 25 novembre 1914 – anche in Scritti e discorsi
Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Pronunciato al teatro del popolo di Milano, la sera del 24 novembre 1914, durante l'assemblea della sezione socialista milanese che decreta l'espulsione di Benito Mussolini dal partito socialista ufficiale.

Giorgio Napolitano photo
Juan Domingo Perón photo
Enver Hoxha photo
Lorenzo Bedeschi photo

“Per quel poco che se ne sa, la prima pallida espressione di socialismo cristiano in Italia, a prescindere dalla proposta piuttosto umanitaristica di Curci socialiste. (Capitolo primo Precedenti del socialismo cristiano, 2. Dai preti "plebei" a Gennaro Avolio, p. 16)”

Lorenzo Bedeschi (1915–2006) presbitero, partigiano e storico italiano

Cattolici e comunisti
Variante: Per quel poco che se ne sa, la prima pallida espressione di socialismo cristiano in Italia, a prescindere dalla proposta piuttosto umanitaristica di Curci. (Capitolo primo, 2. Dai preti "plebei" a Gennaro Avolio, p. 16)

Josip Broz-Tito photo

“Studiamo e prendiamo ad esempio il sistema Sovietico, ma stiamo sviluppando il socialismo nel nostro paese in forme in qualche modo differenti.”

Josip Broz-Tito (1892–1980) politico, rivoluzionario e militare austro-ungarico, poi jugoslavo

Origine: Dalla lettera ai comandanti J.V. Stalin e V.M. Molotov, 13 aprile 1948; citato in Time.com http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,799003-1,00.html, 23 agosto 1948.

Filippo Turati photo

“Come sarebbe bello il socialismo senza i socialisti.”

Filippo Turati (1857–1932) politico e giornalista italiano

citato in Enzo Biagi, Mille camere, Mondadori

John Kenneth Galbraith photo

“Il socialismo, al nostro tempo, non è una conquista dei socialisti; il socialismo moderno è il figlio degenere del capitalismo. E così sarà negli anni a venire.”

John Kenneth Galbraith (1908–2006) economista, funzionario e diplomatico canadese

Origine: Da Storia dell'economia, 1987.

Argomenti correlati