“Il lavoro di scultore: orientare il pensiero agli "archetipi". Vi è un'arte rassicurante fatta di figure, paesaggi, impressioni di colore o concetti di realtà. Ma vi è un'altra arte inquieta e irrazionale che si presenta sconosciuta ed è sempre accompagnata da pericoli, specialmente quando varia ed esce dagli schemi e chiede una strada diversa. La ricerca dell'inesplorato archetipo che è dentro di noi. L'archetipo ancestrale che risale alla notte dei tempi e che giace nella coscienza collettiva degli uomini. Questa rinasce quando si entra volutamente nella "nube della non conoscenza", quella cercata dai mistici per il contatto e la scoperta di messaggi e visioni inconoscibili.”
dall'intervista di Eristeo Banali, catalogo della mostra Lanfranco surrealista — Il tempo della scultura, Suzzara, 2006
Argomenti
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pittore e scultore italiano 1920–2019Citazioni simili

Origine: Istinto e inconscio (1919), p. 169; 1997

Origine: Istinto e inconscio (1919), p. 167; 1997

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Origine: Istinto e inconscio (1919), p. 171; 1997

Origine: Dalla lettera a Smythies, il 29 febbraio 1952; citato in von Franz, Psiche e materia, p. 95.

da De opificio mundi; citato in Giulio Busi, Qabbalah visiva

Origine: Il fascismo eterno, pp. 30-31