
da S. Ambrogio a Milano, 21<sup>a</sup> composizione, p. 66
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno
vol. 5, pp. 709-710
Storia dell'arte italiana, La pittura del Trecento e le sue origini
Variante: Prima che l'umanesimo richiamasse in onore le divinità pagane rimaste per tutto il medioevo nell'immaginazione popolare, rideste ai primi tepori della civiltà nuova, Ambrogio Lorenzetti rende loro lo scettro sugli uomini.
L'Estate ha il tipo pieno, rubicondo, proprio di Ambrogio, il quale qui fu meno scarso del solito nel segnare i tre quarti del volto della figura, e rapido nel tratto, sciolto, freschissimo. L'Autunno pare un'incisione a due tinte per le bianche lumeggiature sulle carni abbronzate, ora a tratti veloci e ora a masse sulle parti prominenti e più esposte alla luce. C'è modernità in quegli schizzi a colpi, saldezza d'arte progredita, libertà di maestro. Ambrogio Lorenzetti è più nuovo che non nelle opere finite in quegli abbozzi decorativi dove si lascia sorprendere senza la dottorale zimarra che sembra indossare di solito. (vol. 5, pp. 709-710)
da S. Ambrogio a Milano, 21<sup>a</sup> composizione, p. 66
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno
Origine: Yin e Yang. L'armonia taoista degli opposti, p. 92
dal monologo Non qui, Barbara, nessuno ci sta guardando, 1988
Origine: Da Ora sei una stella, Mondadori; citato in L'invito di Meazza http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/07_Luglio/09/garlandouno.shtml, Gazzetta.it, 10 luglio 2007.