“Niels Bohr fu ben consapevole della corrispondenza tra il suo concetto di complementarità e il pensiero cinese. Durante una sua visita in Cina, nel 1937, quando la sua interpretazione della meccanica quantistica era già stata completamente elaborata, egli fu profondamente colpito dall'antica idea cinese di opposti polari, e da allora conservò un profondo interesse per la cultura orientale. Dieci anni più tardi Bohr fu fatto nobile in riconoscimento dei suoi notevoli risultati scientifici e per gli importanti contributi alla vita culturale danese; e quando gli fu chiesto di scegliere un soggetto adatto al suo stemma, la sua scelta cadde sul simbolo cinese del T'ai Chi che rappresenta la relazione di complementarità degli archetipi opposti yin e yang. Scegliendo questo simbolo per il suo stemma assieme al motto contraria sunt complementa (gli opposti sono complementari), Niels Bohr riconobbe una profonda armonia tra l'antica saggezza orientale e la scienza occidentale moderna.”
Origine: Il Tao della fisica, p. 184-185
Argomenti
vita , saggezza , cani , alloro , antico , archetipo , armonia , cinese , complemento , completamento , concetto , conserva , contrario , contributo , corrispondenza , cultura , danese , elaborato , fatto , idea , interesse , interpretazione , meccanico , motto , nobile , opposto , pensiero , profondo , quantistica , relazione , riconoscimento , risultato , scelta , scienza , simbolo , soggetto , stemma , visita , tardi , importante , assiemeFritjof Capra 18
fisico e saggista austriaco 1939Citazioni simili

“Anche se non è necessario vivere in Cina, un vero romanzo cinese dev'essere in cinese.”

Origine: Da una lettera a Erwin Schrödinger, 31 maggio 1928; citato in Manjit Kumar, Quantum, traduzione di Tullio Cannillo, Mondadori, 2017, p. 274. ISBN 978-88-04-60893-6

Origine: Citato in Fritjof Capra, Il Tao della fisica, traduzione di Giovanni Salio, Adelphi, 2010, p. 128.