“Fabio Sanna: Orfeo 9 è stata la prima opera rock ad essere allestita in teatro, ben dieci mesi prima di Tommy degli Who e per giunta al Teatro Sistina, tempio del teatro e musical italiano. Come non bastasse, nella versione su disco partecipano artisti eccezionali che ritroviamo, secondo la regola "voce-volto", nel film prodotto all'epoca dalla RAI. Come mai, malgrado tutto ciò, l'opera continua ad essere un "prodotto di nicchia"?
Tito Schipa Jr.: La risposta a questa domanda dura 176 pagine e si chiama Orfeo 9: Il making ed è stata scritta apposta per rispondere a domande di questo tipo che mi pone chiunque, dovunque. Se invece dovessi risponderti con una parola sola sarebbe: censura. Spietata, irremovibile e irreversibile.
Fabio Sanna: Puoi darci maggiori dettagli?
Tito Schipa Jr.: La censura riguarda un discorso diretto, sofferto e coraggioso, sulla droga. Orfeo 9 parlava contro e lo faceva a nome della generazione direttamente coinvolta, lo faceva senza falsi moralismi, senza luoghi comuni e con cognizione di causa. Contava solo che se ne parlasse e di conseguenza che dovessimo essere cancellati.”
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cantautore, compositore e regista italiano 1946Citazioni simili

Citazioni tratte da interviste, l'Unità

citato in prefazione a Compagni senza censura

Capricci di vegliardo e taccuini inediti

Origine: Dal programma televisivo di Daniela Battaglini La voce che si spense, Questa Italia, Rai.

Roma) del 9 settembre 2012
“Quello che si dà in teatro, in disco non lo si può dare.”
citato in Marina Boagno, Franco Corelli, un uomo, una voce, Azzali Editore, novembre 1990, p. 165