“È bella di notte la città. C'è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede di conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.”

—  Erri De Luca

Origine: Il giorno prima della felicità, p. 26

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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Ibn Arabi (1165–1240) filosofo, mistico e poeta arabo

XXXIX, ss. 7-8; 2008
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Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

XVI, 5; 1993, p. 87
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