“È bella di notte la città. C'è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede di conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.”
Origine: Il giorno prima della felicità, p. 26
Argomenti
due-giorni , salute , tre-giorni , uomini , cani , persone , accusa , artista , assassinio , assassino , assoluzione , avanzo , bella , campano , civile , conto , donna , giocatore , giorno , liberto , luce , natura , notte , osteria , paese , pericolo , persona , respinta , saluto , scocca , sonno , storpio , tasca , vestito , caffè , casa , aperto , cittàErri De Luca 238
scrittore, traduttore e poeta italiano 1950Citazioni simili

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