“[Ultime parole] Ma io moro incontaminato, e padrone di me stesso, e pieno di te, e certo del tuo pianto! Perdonami, Teresa, se mai - ah consolati, e vivi per la felicità de' nostri miseri genitori; la tua morte farebbe maledire le mie ceneri. Che se taluno ardisse incolparti del mio infelice destino, confondilo con questo mio giuramento solenne ch'io pronunzio gittandomi nella notte della morte: Teresa è innocente. - Ora tu accogli l'anima mia.”
Venerdì, ore 1
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“Teresa [di Lisieux] fu come una parola vivente di Dio.”
citato in AA.VV., Teresa di Lisieux. Genio e santità. Edizioni del Teresianum, Roma, 1996


dalla Conferenza http://www.gliscritti.it/approf/lisieux.htm tenuta al Colloquio Internazionale di Lisieux, settembre 1996