“[…] il cielo è così alto. Nuvole che fluttuano pigre, mi sembra di poterle toccare con una mano. Com'è misterioso, il cielo… esiste da sempre, lassù, trascendendo il tempo. L'eternità… forse è il cielo stesso… Sicuramente, nessuno può diventare veramente un adulto… Tutti quanti, nel profondo del cuore, sono ancora i bambini che erano un tempo. …Proprio come questo cielo… Il tempo ci fa solo credere di essere diventati adulti… Essere adulti significa essere legati da catene che imprigionano anche il cuore dei bambini, che è libero.”
Hiroshi Nakahara: cap. 7, pp. 172-173
In una lontana città
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“Forse diventare adulto significa rendersi conto della propria solitudine”

da Mostri sotto il letto

“Il poeta è un bambino che si meraviglia delle cose che accadono a lui stesso, diventato adulto.”
14, p. 27
Scorciatoie e raccontini
Origine: Ripresa in un discorso del 27 giugno 1953 tenuto per ringraziare il corpo accademico dell'Università di Roma della laurea in lettere honoris causa. Francesco Grisi, Chiarezza e realismo di Saba http://digital.sturzo.it/spogliogenerale/1963/19630303/20/7/chiar, Il Popolo, 3 marzo 1963.