“Userò il segno O per indicare la realtà ultima rappresentata da termini come realtà ultima, verità assoluta, divinità, infinito, cosa in sé. O non ricade nel dominio della conoscenza o dell'apprendimento se non in modo casuale; esso può essere "divenuto" ma non può essere conosciuto."”

—  Wilfred Bion

Origine: Attenzione e interpretazione, p. 39

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 02 Aprile 2023. Storia

Citazioni simili

“Come può un qualsiasi aspetto [della realtà] essere manifesto nella Luce [dell'assoluto] se non è esso stesso Luce?”

20
Tantrāloka, Capitolo II
Origine: Citato in Mark Dyczkowski 2013, p 311.

Antifonte photo
Nāgārjuna photo
Giuseppe Prezzolini photo

“Il concetto di Dio per me è il concetto dell'essere, ed è l'essere. Noi esistiamo, cambiamo continuamente. L'essere è assoluto, che non cambia. E questo qui, questo, è il concetto di Dio. Esso non ha una realtà fisica, ma è una realtà che agisce.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

Origine: Dall'intervista di Gino Agnese, Prezzolini: se mi convertissi mi nasconderei http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1981/n.135/3, Il Tempo, 19 maggio 1981.

Clive Bell photo

“Si può dire che "forma significante" è la forma dietro la quale noi cogliamo il senso della realtà ultima.”

Clive Bell (1881–1964) critico d'arte inglese

Senza fonte

Leonardo Sciascia photo
William Somerset Maugham photo
Giacomo Leopardi photo

“[…] ogni felicità si trova falsa e vana, quando l'oggetto suo giunge ad essere conosciuto nella sua realtà e verità.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

352; 1898, Vol. I, p. 410

“L'universale è Gesù Cristo: "Tu sei la vita, Tu sei uno che mi porta la vita come un oltre, come qualcosa che sta oltre. Tu non sei qualcuno che mi dice una verità che è più grande di me: Tu sei la Verità". E ciò significa: "Tu sei l'ultima parola, Tu sei l'ultima cosa, Tu sei l'assoluto. Oltre di Te non si può andare. Tu sei la terra ferma". Tutto quello che di assoluto sta in queste parole, noi lo vediamo in Gesù Cristo e ci aggrappiamo a Gesù Cristo: "Tu sei tutto questo. Tu sei l'ultima cosa, l'ultimo, perché sei l'ultima spiegazione, l'ultima risposta. Tu sei tutto questo". Che è come dire: il centro non sono io. Io mi realizzo, io sono, ma mettendomi in Te. Questa è l'ubbidienza radicale, l'ubbidienza della fede. [.. ] Io non mi do i contorni che voglio, perché questi non sono i contorni della verità, non sono i contorni della giustizia, del bene. Io devo prendere i contorni, devo prendere forma da Gesù Cristo. Questo, in alcuni momenti, ci appare come una grande stoltezza. Ma la sapienza è prendere i contorni di Gesù Cristo, anche se può essere per noi una grande crocifissione, perché i contorni che abbiamo da noi stessi non sono quelli di Gesù Cristo, ma di Adamo. La croce più vera del cristiano consiste nell'essere discepoli. Consiste in questa ubbidienza, per cui impariamo a dire: "La verità non sono io e non è neanche l'umano". Noi accetteremmo che l'umano è la verità, è il bene; ma la sapienza della fede ci dice che non è l'umano la verità, il bene. La verità, il bene è un umano concreto: è l'umano concreto di Gesù Cristo.”

Giovanni Moioli (1931–1984) presbitero e teologo italiano

Origine: Il discepolo, p. 13

Julius Evola photo

Argomenti correlati