“Mi dicevo che è vano sperare, per Atene e per Roma, quell'eternità che non è accordata né gli uomini né alle cose, e che i più saggi tra noi negano persino agli dèi. […]
«Natura deficit, fortuna mutatur, deus omnia cernit.» La natura ci tradisce, la fortuna muta, un dio dall'alto guarda ogni cosa. […]
Là dove un tessitore rattopperebbe la sua tela, dove un calcolatore correggerebbe i suoi errori, dove l'artista ritoccherebbe il suo capolavoro ancora imperfetto o appena danneggiato, la natura preferisce ricominciare dall'argilla, dal caos; e questo sperpero è ciò che si chiama l'«ordine delle cose.»”

V, 3: pp. 227–9
Memorie di Adriano

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Riguardo agli dèi, non so né che sono, né che non sono, né di che natura sono, opponendosi a ciò molte cose: l'oscurità dell'argomento e la brevità della vita umana.”

Protagora (-486–-411 a.C.) retore e filosofo greco antico

frammento 4
Frammenti di alcune opere, Antologie

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“La vera Nobiltà non consiste nei beni della Fortuna, né meno in quelli della Natura; ma solo in quelli dell'animo, per li quali l'huomo si rende quasi simile agli Dei.”

Francesco Andreini (1548–1624) attore e drammaturgo italiano

in prefazione da Le bravure del capitano Spavento, Giacomo Antonio Somasco, 1609

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“Il suo Dio è il Dio del filosofo, la natura di Spinoza, da lui stesso definita: Deus in rebus.”

Giovanni Gentile (1875–1944) filosofo e pedagogista italiano

La distinzione dei due lumi, della natura umana e della grazia superinfusa, della ragione e della fede, della filosofia e della teologia era antica; e può dirsi uno dei luoghi comuni della Scolastica. Ma in Bruno, che scalza la trascendenza su cui si fondava quella filosofia medievale che poteva servire la teologia; in Galileo, che distrugge il geocentrismo così congruo con le imperfette idee teistiche e teologiche che il Cristianesimo aveva ereditate dal Vecchio Testamento e dalla filosofia aristotelica, la distinzione acquista valore profondamente diverso; e delle due verità, l'una della ragione e l'altra della fede, Bruno filosofo ne riconosce una sola, la prima.
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“Nel cosmo, quanto liga è Dio, Demone, Animo, Natura, Sorte e Fortuna, e, per ultimo, Fato.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

art. 1, 2000, p. 95

“Né la vita né la fortuna sono offerte agli uomini per sempre!”
Nec vita nec fortuna hominibus perpes est.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Ne la vita né la fortuna sono date per sempre agli uomini.
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