“[Su Tacito] Non v'ha esempio in tutta la storia d'un modo così astioso, sfigurante e perfido di rappresentare un vero sovrano, quello adoperato da Tacito nella rappresentazione e nella caratteristica di Tiberio. Questo per quattro buone ragioni.
I. Tacito era aristocratico, e fautore del nobilume, in tutta la peggiore estensione del senso; e la severità di Tiberio aveva colpito quasi esclusivamente il nobilume romano.
II. Tacito fu nudrito ed allevato nell'odio della sua casta verso il sovrano democratico, che teneva in freno le superbe famiglie patrizie ed impediva loro di spolpare le provincie.
III. Prese i colori per il suo ritratto di Tiberio dalla tavolozza d'una capitale nimica di Tiberio e della casa Claudia, cioè dalle memorie di Agrippina II figlia della prima Agrippina.
IV. È un retore. E lei mi insegna che il Retore «giudica o produce con ragioni subjettive vere cioè nella sola mente del produttore o del giudicante invece di produrre o giudicare con ragioni objettive, cioè storiche.»”

—  Adolf Stahr

Origine: Lettera di Bernardo Celentano, V, I. nota dell'autore a p. 174 di Vittorio Imbriani, Passeggiate romane e altri scritti.
Origine: Lettera di Adolf Stahr a Vittorio Imbriani del 22 gennaio 1865 da Berlino.
Origine: Citato in Passeggiate romane ed altri scritti di Vittorio Imbriani, p. 174

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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