“Il primo film che ho visto in un cinema vero (non quello della parrocchia, per quanto emozionante fosse stato assistere a Il giorno dei Trifidi nonostante le urla e il lancio dei pop corn), è stato anche il film che mi ha completamente cambiato la prospettiva della scala "da Ciccio e Franco" a "Meraviglioso", e si tratta di quel L'Impero colpisce ancora, che era il film di mezzo della prima trilogia di Star Wars. […] E sebbene quel film non avesse una conclusione, ma lasciasse in sospeso moltissime file della trama, era così maestoso e drammatico e profondo che da allora si è sempre utilizzato come paragone ideale per ogni altro film che unisca il primo e il terzo di una trilogia.”

—  Leo Ortolani

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia
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Leo Ortolani 94
autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man 1967

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“Se Otto e mezzo si differenzia dagli altri film "raddoppiati", non è soltanto perché in esso il raddoppiamento è più sistematico o più centrale, ma anche e soprattutto perché esso vi funziona diversamente. Infatti Otto e mezzo, cosa che deve essere attentamente valutata, è un film due volte raddoppiato, e se si dice che esso è costruito in abisso, è di una doppia costruzione in abisso che si dovrà parlare. Non abbiamo soltanto un film sul cinema, ma un film su un film che è a sua volta verte sul cinema; non soltanto un film su un cineasta, ma un film su un cineasta che riflette egli stesso sul proprio film. […] Non basta dunque parlare di "film nel film": […] Otto e mezzo è il film che in Otto e mezzo si va facendo; il "film nel film" è in questo caso il film stesso. […] Questa costruzione a tre stadi dà il suo senso più vero all'elucidazione del film, che è stato diversamente interpretato. La versione definitiva stabilita da Fellini non comporta uno ma bensì tre scioglimenti successivi. […] Se è giusto notare quanto c'è di paradossale e di clamoroso in Otto e mezzo, meditazione potentemente creativa sull'impotenza di creare, bisogna osservare che questo stesso tratto rinvia, al di là di ogni possibile ammiccamento da parte di Fellini, a una situazione più fondamentale e meno paradossale di quanto non si dica. Da tutta la confusione di cui il film ci ha reso testimoni sta per nascere […] un film mirabilmente costruito e il meno confuso possibile.”

Christian Metz (1931–1993) semiologo francese

da Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972, pp. 306-311
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 109-110 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA109. ISBN 8876059318

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“Ognuno è il film che fa, e ognuno fa il film che è in quel momento.”

Leonardo Pieraccioni (1965) attore e regista italiano

Origine: Citato in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

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“[…] All'inizio La lunga notte dell'investigatore Merlo non era affatto ispirata a Casablanca, per il semplice motivo che non avevo ancora visto quel film!”

Leo Ortolani (1967) autore di fumetti italiano, creatore di Rat-Man

Origine: Da Suonala, Sam... suona ancora As time goes by..., La lunga notte dell'investigatore Merlo, Panini Comics, maggio 2001, pp. 6-7.

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“La cosa in assoluto più importante dei film è vederli. E non intendo dire che bisogna guardarli una volta soltanto e fermarsi all'impressione della prima visione, ma occorre rivederli più e più volte, perché è solo grazie a una visione ripetuta che si capisce il linguaggio di quel film e si comprendono le sfumature che donano a quel film un'identità.”

Mamoru Oshii (1951) scrittore e regista giapponese

Origine: Da Lucca 2015: Reportage degli incontri con Mamoru Oshii http://www.animeclick.it/news/49257-lucca-2015-reportage-degli-incontri-con-mamoru-oshii, AnimeClick.it, 6 dicembre 2015.

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