“Si legge quasi ovunque […] che "il capitalismo non c'entra niente" con crac e banche chiuse e manager felloni. Che siano stati dunque il comunismo o il socialismo o il pensiero greco o il giusnaturalismo, in forme subdole, a spingere metà del mondo a indebitarsi fino al midollo? […] Nelle ingenuissime, strenue difese delle virtù del liberismo, che di suo sarebbe buono e benefico, ed è stato deviato dalle intenzioni malvagie di poche cricche di mascalzoni (per altro in genere impuniti e ben liquidati), pare di risentire pari pari la patetica difesa che alcuni comunisti fecero del comunismo, in sostanza un'ottima idea applicata però maluccio o malissimo da despoti asiatici o burocrazie ottuse. Allo stesso modo il liberismo degli ultimi vent'anni viene considerato un'idea così brillante, così gagliarda, che non gli si imputa neanche ciò che proprio lui e solo lui può avere innescato, un capitalismo senza più alcun rapporto con la ricchezza prodotta dal lavoro, senza misura e senza controlli, senza etica e senza freni.”

3 ottobre 2008
la Repubblica, L'Amaca

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Verso l'abolizione del Capitalismo si va espropriando i capitalisti a beneficio di tutti, e non creando un capitalismo peggiore: il capitalismo di Stato.”

Luigi Fabbri (1877–1935) anarchico e saggista italiano

Origine: Anarchia e comunismo "scientifico", p. 39

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“Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

Origine: Citato in Focus, n. 104 p. 188.

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“Chi ben ipotizza è alla metà del niente.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 30

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