Gaio Plinio Secondo frasi celebri
III, 9, 62
Litore autem Neapolis, Chalcidensium et ipsa, Parthenope a tumulo Sirenis appellata, Herculaneum, Pompei haud procul spectato monte Vesuvio, adluente vero Sarno amne, ager Nucerinus et VIIII p. a mari ipsa Nuceria, Surrentum cum promunturio Minervae, Sirenum quondam sede.
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citato in Claudio Malagoli, Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale, Aracne, 2006, p. 45
Frasi sul vino di Gaio Plinio Secondo
XX, 20; 1844, vol. 2, p. 18
Storia naturale
XX, 23; 1844, vol. 2, p. 22
Storia naturale
XX; 1844, vol. 2, p. 42
Storia naturale
XXII, 69; 1844, vol. 2, p. 256
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Gaio Plinio Secondo Frasi e Citazioni
“Non c'è libro tanto cattivo che in qualche sua parte non possa giovare.”
da Epistole, lib. III, ep. 5
citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.
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XXVI, 76; 1844, vol. 2, p. 570
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IX, 67; 1844, vol. 1, p. 896
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Origine: Plinio si riferiva con ogni probabilità all'orca, gli antichi infatti avevano dato a questo animale infatti il nome di "delfino montone" o "cetaceo montone". Alfred Edmund Brehm, La vita degli animali. Descrizione generale del mondo animale, Volume 2, Mammiferi, traduzioni di Gaetano Branca e Stefano Travella, Unione Tipografico-editrice torinese, 1872 p. 880 https://books.google.it/books?id=sZ3vcuUHjuUC&pg=PA880.
“Truovasi d'alcuni, che beendo latte d'asina si sono liberati dalle gotte de' piedi e delle mani.”
XXVIII; 1844, vol. 2, p. 712
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XXV, 21; 1844, vol. 2, p. 450
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XXVI, 64; 1844, vol. 2, p. 560
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