Frasi di Sofocle

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“Che cosa terribile quando il giudice equo dà una sentenza iniqua.”

“Gli uomini orgogliosi imparano in vecchiaia a essere saggi.”

“Il silenzio dà alle donne la grazia che loro si addice.”

“Noi esseri umani che siamo? Spettri, impalpabile ombra.”

“[…] Giovinezza in lieti campi si pasce,
né l' ardor del sole, né la pioggia,
né il vento la conturba.
Sempre gioconda fra i piacer
sua vita la vergine conduce.”

“Dediti alla giustizia ci mostreremo di nuovo in futuro;
intanto, per un attimo breve di tempo senza pudore, affidati a me, e dopo, per il resto della tua vita,
fatti di nuovo chiamare il più intemerato degli uomini.”

“Sbarazzarsi di un amico fidato è lo stesso, per me, che sbarazzarsi della propria vita.”

“Al giorno estremo | Però guati il mortale; e mai felice | Non tenga l'uom, pria che d'affanni scevro | Tocco non abbia della vita il fine.”

“Non v'è nemico peggiore del cattivo consiglio.”

“Lui, è un folle! Ma esse hanno agito anche più follemente, punendolo per mezzo della violenza. Poiché qualsiasi mortale che sia infuriato per i propri torti e usi un farmaco peggiore del male è un medico che non comprende la malattia.”

“L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo.”

“Solo il tempo rivela l'uomo giusto; il malvagio, invece, lo riconosci in un giorno solo.”

“Di molto, il primo elemento della felicità è l'essere saggio.”

“Tutto può accadere se un dio usa le sue arti.”

“Il tempo è un dio benigno.”

“Il potere si conquista soltanto col soccorso delle masse e del denaro.”

“Nessuno ama l'uomo che porta cattive notizie.”

“La conseguenza dei guadagni ladri è perdizione, non felicità.”

“La voce smaschera gli intenti, i gesti bassi.”

“Nessuno al mondo dovrebbe avere paura. Se il fato governa tutti e niente è prevedibile… un uomo dovrebbe vivere solo per il presente.”

“Unnatural silence signifies no good.”

“ODYSSEUS             I cannot recommend a rigid spirit.”

“‎"Sei abile con la lingua.
Ma non conosco nessun uomo onesto
che trovi parole belle per ogni circostanza”

“Edipo: Ah, Citerone, perché mi accogliesti? O perché, dopo avermi accolto, non mi uccidesti subito? Così non avrei mai mostrato a tutti gli uomini da chi sono nato. O Polibo! O Corinto! E tu, casa antica che io credetti paterna! Voi nutriste in me una bella forma putrida di morbi occulti! Eccomi finalmente disvelato: un miserabile, figlio di miserabili. O trivio! O cupa valle! O querceto! O strettoia ove convergono le tre vie! Voi che avete bevuto il sangue di mio padre versato dalle mie mani, non ricordate i delitti che commisi davanti a voi e poi quegli altri ancora, quando giunsi qua? O nozze! O nozze! Mi avete generato e poi, dopo avermi generato, rigermogliate lo stesso seme e recaste alla luce un grumo incestuoso di padri, fratelli, figli e spose e madri e quanto di più turpe esiste al mondo. Basta. Non è bello dire quel che non è bello fare. Avanti, in nome degli dei, nascondetemi da qualche parte, lontano da qui, e uccidetemi o gettandomi in mare, dove non possiate vedermi più. Avvicinatemi: non vi ripugni toccare questo sventurato. Coraggio, non abbiate paura. Nessun altro, se non io, può portare questi miei mali.”

“EDIPO - Non venirmi più a dire che non ho fatto ciò che era meglio, non darmi più consigli. Io non so con quali occhi, vedendo, avrei guardato mio padre, una volta disceso nell'Ade, o la misera madre: verso entrambi ho commesso atti, per cui non sarebbe bastato impiccarmi. O forse potevo desiderare la vista dei figli, nati come nacquero? No davvero, mai, per i miei occhi; e neppure la città, né le mura, né le sacre immagini degli dèi: di tutto ciò io sventuratissimo, l'uomo più illustre fra i Tebani, privai me stesso, proclamando che tutti scacciassero l'empio, l'individuo rivelato agli dèi impuro e figlio di Laio. Dopo avere denunziato così la mia infamia, dovevo guardare a fronte alta questi cittadini? No, affatto: anzi, se fosse stato possibile otturare nelle mie orecchie anche la fonte dell'udito, non avrei esitato a sbarrare del tutto questo misero corpo, così da essere sordo, oltre che cieco. È dolce per l'animo dimorare fuori dai mali. Ahi, Citerone, perché mi accogliesti? Perché, dopo avermi preso, non mi uccidesti subito, così che io non rivelassi mai agli uomini da chi sono nato? O Polibo e Corinto, e voi, che credevo antiche dimore degli avi, quale bellezza colma di male nutrivate in me: ora scopro d'essere uno sventurato, nato da sventurati! O tre strade e nascosta vallata, o querceto e gola alla convergenza delle tre vie, che beveste il sangue di mio padre, il mio, dalle mie stesse mani versato, vi ricordate di me? Quali delitti commisi presso di voi, e quali altri poi, giunto qui, ancora commisi! O nozze, voi mi generaste: e dopo avermi generato suscitaste ancora lo stesso seme, e mostraste padri, fratelli, figli, tutti dello stesso sangue; e spose insieme mogli e madri, e ogni cosa più turpe che esiste fra gli uomini. Ma, poiché ciò che non è bello fare non bisogna neppure dire, nascondetemi al più presto, per gli dèi, via di qui, o uccidetemi, o precipitatemi in mare, dove non mi vedrete mai più. Venite, non disdegnate di toccare un infelice; datemi ascolto, non temete: i miei mali nessun altro mortale può portarli, tranne me.

Sofocle, Edipo Re [Esodo]”

“Quanto mai opposta alla forma tragica, poiché l'azione ha già avuto luogo e cade quindi completamente al di là della tragedia. Si aggiunga che ciò che è già accaduto, essendo ormai immutabile, è per sua natura tanto più terribile, e che il terrore che possa essere accaduto qualcosa affligge l'animo umano in modo ben diverso dal terrore che possa accadere qualcosa in futuro. – L'Edipo è, per così dire, solo un'analisi tragica. Tutto è già presente, e non fa che essere sviluppato. Ciò può avvenire mediante un'azione semplicissima e in un lasso di tempo assai breve, anche se le vicende erano complicate e soggette a varie circostanze. E di quanto se ne avvantaggia il Poeta! Ma temo che l'Edipo formi un genere a sé, e che non ne esista una seconda specie… (Friedrich Schiller)”

“Knowledge must come through action; you can have no test which is not fanciful, save by trial.”

“How dreadful knowledge of the truth can be
When there's no help in truth!”

“Men of ill judgement oft ignore the good
That lies within their hands, till they have lost it.”

“A prudent mind can see room for misgiving, lest he who prospers should one day suffer reverse.”

“Ah, son, may you prove luckier than your father, but in all else like him. Then you would not prove base.”

“When ice appears out of doors, and boys seize it up while it is solid, at first they experience new pleasures. But in the end their pride will not agree to let it go, but their acquisition is not good for them if it stays in their hands. In the same way an identical desire drives lovers to act and not to act.”

“I will never reveal my dreadful secrets, or rather, yours.”

“In a just cause the weak o'ercome the strong.”

“Grief teaches the steadiest minds to waver.”

“The dice of Zeus fall ever luckily.”

“No man loves life like him that's growing old.”

“They are not wise, then, who stand forth to buffet against Love; for Love rules the gods as he will, and me.”

“Time eases all things.”

“There is an ancient saying, famous among men, that thou shouldst not judge fully of a man's life before he dieth, whether it should be called blest or wretched.”

“A short saying often contains much wisdom.”

“War loves to seek its victims in the young.”

“Nobody likes the man who brings bad news.”

“I have nothing but contempt for the kind of governor who is afraid, for whatever reason, to follow the course that he knows is best for the State; and as for the man who sets private friendship above the public welfare — I have no use for him, either.”

“Children are the anchors of a mother's life.”

“Show me the man who keeps his house in hand,
He's fit for public authority.”

“"How about your service of Aphrodite, Sophocles—is your natural force still unabated?" And he replied, 'Hush, man, most gladly have I escaped this thing you talk of, as if I had run away from a raging and savage beast of a master."”

“Fear? What has a man to do with fear? Chance rules our lives, and the future is all unknown. Best live as we may, from day to day.”

“Our ship of fate, which recent storms have threatened to destroy, has come safely to harbor at last.”

“The truth is always the strongest argument.”

“Fortune is not on the side of the faint-hearted.”

“Rash indeed is he who reckons on the morrow, or haply on days beyond it; for tomorrow is not, until today is past.”

“Truly, to tell lies is not honorable;
But when the truth entails tremendous ruin,
To speak dishonorably is pardonable.”

“It is better not to live at all than to live disgraced.”

“For whoso lives, as I, in many woes,
How can it be but death shall bring him gain?”