William Shakespeare: Frasi popolari (pagina 4)

Frasi popolari di William Shakespeare · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
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“Mi chiedete di cercare la mia redenzione dalle mani del demonio.”

Isabella, atto V, scena I
Misura per misura

“Se voi leggete questi versi, non ricordate | la mano che li scrisse; perché io vi amo tanto | che nei vostri dolci pensieri vorrei essere dimenticato, | se il pensare a me vi dovesse procurar dolore.”

da Sonetto LXXI; citato in Benedetto Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, Laterza, Bari 1968
Nay, if you read this line, remember not | the hand that writ it; for I love you so, | that I in your sweet thoughts would be forgot, | if thinking on me then should make you woe
Sonetti

“E più che il rovo appesta il giglio sfatto.”

da Sonetto XCIV; 1988
Sonetti

“Gli uomini chiudono la propria porta contro il sole che tramonta.”

Apemanto: atto I, scena II
Timone di Atene

“Vivi per essere la meraviglia e l'ammirazione del tuo tempo.”

Macduff: atto V, scena VIII
Macbeth

“Una donna disonesta non è una donna.”

Marina; atto IV, scena I
Pericle, il principe di Tiro

“Tutto il mondo è una perpetua tempesta in cui perdi via via le persone che ami.”

Marina; atto IV, scena I
Pericle, il principe di Tiro

“È strano come la nostra natura sia tanto incline ad esporsi ai disagi, anche quando potrebbe farne a meno.”

1° gentiluomo; atto III, scena II; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber
Pericle, il principe di Tiro

“Rideremo delle farfalle dorate.”

Lear: atto V, scena III
Re Lear

“Sarebbe dovuta morire prima o poi. | Ci sarebbe dovuto essere un tempo per (usare) questa parola | domani, domani, domani, | si insinua a piccoli passi giorno per giorno | fino all'ultima sillaba del tempo prescritto; | e tutti i nostri ieri hanno rischiarato a stupidi | la strada a una morte polverosa. Consumati, consumati, corta candela! | La vita è un'ombra che cammina, un povero attore | che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco | e poi non se ne sa più niente. È un racconto | narrato da un idiota, pieno di suoni e furore, | significante niente.”

Macbeth: atto V, scena V, vv. 17-27
She should have died hereafter. | There would have been a time for such a word– | Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow, | Creeps in this petty pace from day to day | To the last syllable of recorded time; | And all our yesterdays have lighted fools | The way to dusty death. Out, out, brief candle! | Life's but a walking shadow, a poor player | That struts and frets his hour upon the stage | And then is heard no more. It is a tale | Told by an idiot, full of sound and fury, | Signifying nothing.
Macbeth
Origine: È la terza frase del più famoso soliloquio della tragedia. In questa il protagonista reagisce con insensibilità alla morte della moglie.

“Il bello è brutto, il brutto è bello.”

Le streghe: atto I, scena I
Fair is foul, and foul is fair.
Macbeth