“La guerra in Spagna era da qualche mese finita, e stava per cominciare quella mondiale, quando in una bottega di vecchi libri mi sono imbattuto nel grosso volume delle Obras di josé Ortega y Gasset pubblicato dalla Espasa—Calpe (Bilbao— Madrid—Barcelona: e questi nomi di citta‘ erano per me ancora intrisi della passione con cui avevo seguito le vicende della guerra civile) nel 1932. Un volume rilegato in tela arancione e stava accanto ad un altro di uguali dimensioni rilegato in tela rossa e che portava il timbro di un circolo socialista di Zaragoza: El capital di Marx.
Era facile pensare che qualcuno li avesse portati dalla Spagna come preda di guerra: e mi commuoveva l’immagine di quel reduce dalla guerra fascista che chi sa per quale sentimento, interesse o intento si era caricato di quei due pesanti volumi, portandoli dalla Spagna in Italia. Era un’immagine che dava alla fantasia e inclinava alla retorica. Mi faceva affiorare alla mente quella frase di Shakespeare che l’anno prima il premier inglese Chamberlain aveva declamato tornando da Monaco: “Dentro una selva di pericoli abbiamo colto questo fiore” (e intendeva, il pover’uomo, il fiore della pace). Dentro i disagi, i pericoli e lo strazio della guerra — e di una guerra di cui altro non sapeva che era contro quei “rossi” di cui nulla sapeva — ecco che l’ignoto reduce italiano aveva riportato, come un fiore, dei libri. E forse non per sè. Per me, in definitiva.”

Ore di Spagna

Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

“Quando qualcuno vuol sapere gli studi preparatori che feci per scrivere la trentina di volumi da me pubblicati, rispondo: calze e camicie.”

Origine: Citato in Matteo Marchesini, Neera a cento anni dalla morte http://www.leparoleelecose.it/?p=33202, Leparoleelecose.it, 19 luglio 2018, già pubblicato sul Domenicale del Sole 24 ore del 15 luglio 2018.

William Somerset Maugham photo
Dacia Maraini photo
Sergio Mattarella photo

“Con le guerre non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono leader incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta Prima guerra mondiale, è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai leader politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor in occasione dell'inaugurazione di una targa commemorativa dei caduti sloveni nella Prima Guerra Mondiale a Doberdò del Lago http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=465, Doberdò del Lago, 26 ottobre 2016.

Khaled Hosseini photo
Marco Pannella photo
Sri Jawaharlal Nehru photo
Leonida Bissolati photo

“[Sulla I guerra mondiale, rivolgendosi a Gaetano Grosso Campana] Per difendere le spalle dell'esercito farei fuoco anche contro di voi!”

Leonida Bissolati (1857–1920) politico italiano

da Atti del Parlamento Italiano, Camera dei Deputati, Sessione 1913-17, vol. XIV, p. 14648, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 634

Nadia Murad photo
Bernard Malamud photo

Argomenti correlati