“C'era un buffissimo uccello, chiamato Fenice, nel più remoto passato, prima di Cristo, e questo uccello ogni quattro o cinquecento anni si costruiva una pira e ci si immolava sopra. Ma ogni volta che vi si bruciava, rinasceva subito poi dalle sue stesse ceneri, per ricominciare. E a quanto sembra, noi esseri umani non sappiamo fare altro che la stessa cosa, infinite volte, ma abbiamo una cosa che la Fenice non ebbe mai. Sappiamo la colossale sciocchezza che abbiamo appena fatta, conosciamo bene tutte le innumerevoli assurdità commesse in migliaia di anni e finché sapremo di averle commesse e ci sforzeremo di saperlo, un giorno o l'altro la smetteremo di accendere i nostri fetenti roghi e di saltarci sopra. Ad ogni generazione, raccogliamo un numero sempre maggiore di gente che si ricorda.”

Fahrenheit 451

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 23 Agosto 2025. Storia

Citazioni simili

Massimo Bontempelli photo
Jorge Luis Borges photo
Philippe Leroy photo
Licia Troisi photo

“Chi non si è stupito nell'imparare che la funzione y = e^x, come una fenice che risorge dalle proprie ceneri, è la derivata di se stessa?”

François Le Lionnais (1901–1984) ingegnere, matematico e scrittore francese

da Great Currents of Mathematical Thought, vol. I

Samuel Taylor Coleridge photo
Victor Hugo photo

“Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Origine: Citato in Luca Goldoni, Vita da bestie, ed. BUR, 2001.

Argomenti correlati