“Le zampine di Gregorio ronzavano quasi, quando si avviò a mangiare. Le sue ferite dovevano del resto esser già rimarginate poiché non sentiva più nessun impedimento; n'era anzi stupito, e si ricordò che un mese prima si era fatto col coltello un piccolo taglio al dito, e che ancora due giorni innanzi la ferita gli doleva abbastanza. Sarei dunque ora meno sensibile? pensò, e già stava succhiando ingordamente il formaggio, verso il quale s'era sentito attrarre con violenza più che verso tutti gli altri cibi. A rapide boccate e con lacrime di soddisfazione divorò i legumi e la salsa; i cibi freschi invece non gli piacevano: non poteva neppure sopportarne l'odore e anzi trascinava un po' lontano quelli che preferiva.”
1979
Argomenti
tre-giorni , ancora , boccata , coltello , dito , due-giorni , essere , fatto , ferito , formaggio , fresca , giorno , impedimento , lacrima , legume , meno , mese , non-violenza , odore , piccolo , rapido , resto , ricordo , salsa , soddisfazione , taglio , verso , violenza , ora , zampino , prima , po' , lontanoFranz Kafka 123
scrittore e aforista boemo di lingua tedesca 1883–1924Citazioni simili

Origine: La mia autobiografia, p. 326

citato in La compravendita dei parlamentari http://www.youtube.com/watch?v=63ywHKrI1sM, 50:24, 7 dicembre 2011, Gli intoccabili, La7

“I ricordi erano causa di ferite ogni giorno più profonde.”
Neve de Primavera

da Perché sono un agnostico, pp. 59-60
Sopra di noi... niente