dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it
“[…] uno dei connotati dell'energia formante è la capacità di pietrificare i simboli in una ripetizione infinita che ricorda il modo di procedere della natura, come nella foglia d'acanto, nel fallo, nel lingam, nello scarabeo, nel cobra, nel disco solare, nel Buddha in riposo. In mondi di questa fisionomia lo straniero non prova meraviglia, ma timore, e ancora non è possibile trovarsi faccia a faccia con la grande piramide in piena notte, o con il solitario tempio di Segesta immerso nello splendore solare, senza provare paura.
A un simile mondo nitido e chiuso in sé come un anello magico si avvicina palesemente anche quel tipo umano che rappresenta la forma dell'operaio; tanto più gli si avvicina, quanto più chiaramente il singolo appare come tipo.”
da L'arte come raffigurazione del mondo del lavoro, in p. 207-208
L'operaio. Dominio e forma
Argomenti
arte , paura , mondo , ancora , anello , cobra , connotato , disco , energia , fallo , fisionomia , foglio , forma , grande , infinito , lavorio , lavoro , meraviglia , modo , natura , notte , opera , operaio , piramide , prova , raffigurazione , ricordo , ripetizione , riposo , scarabeo , simbolo , simile , singolo , solitario , splendore , straniero , tempio , timore , tipo , capacità , tanto , piena , possibileErnst Jünger 277
filosofo e scrittore tedesco 1895–1998Citazioni simili
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Origine: Citato in Quando Segesta affascinò Alberto Moravia http://palermo.repubblica.it/dettaglio/quando-segesta-affascino-alberto-moravia/1401211/2, Repubblica.it, 6 dicembre 2007.