“Come possiamo infatti verificare, o migliorare, la verità di una teoria, se essa è costruita in modo che qualsiasi evento concepibile possa essere descritto, e spiegato, in funzione dei suoi princípi? L'unico modo possibile per esaminare la validità di tali princípi onnicomprensivi sarebbe quello di metterli a confronto con un diverso insieme di princípi egualmente onnicomprensivi, ma questo procedimento è stato escluso sin dal principio. Il mito non ha perciò alcuna rilevanza obiettiva; esso continua a esistere esclusivamente come il risultato dello sforzo della comunità dei credenti e dei loro capi, siano questi preti o premi Nobel. È questo, secondo me, l'argomento più decisivo contro qualsiasi metodo, empirico o no, che incoraggi l'uniformità. Qualsiasi metodo del genere è, in ultima analisi, un metodo di inganno. Un tale metodo impone un conformismo non illuminato e parla di verità; conduce a un deterioramento delle capacità intellettuali, del potere dell'immaginazione, e parla di comprensione profonda; distrugge il bene più prezioso dei giovani: la loro grandissima capacità di immaginazione, e parla di educazione. (III; pp. 38-39)”

Contro il metodo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Hitler è spiegabile in linea di principio, ma ciò non significa che sia stato spiegato.”

Yehuda Bauer (1926)

citato in Ron Rosenbaum, Explaining Hitler: The Search for the Origins of His Evil, Random House, New York 1998

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“Dal punto di vista morale, un ben inteso principio di giustizia esige che tali criteri di assegnazione degli organi donati non derivino in alcun modo da logiche di tipo "discriminatorio”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

età, sesso, razza, religione, condizione sociale, ecc.) oppure di stampo "utilitaristico" (capacità lavorative, utilità sociale, ecc.). Nella determinazione delle priorità di accesso ai trapianti ci si dovrà, piuttosto, attenere a valutazioni immunologiche e cliniche. Ogni altro criterio si rivelerebbe arbitrario e soggettivistico, non riconoscendo il valore che ogni essere umano ha in quanto tale, e non per le sue caratteristiche estrinseche.

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