“Come possiamo infatti verificare, o migliorare, la verità di una teoria, se essa è costruita in modo che qualsiasi evento concepibile possa essere descritto, e spiegato, in funzione dei suoi princípi? L'unico modo possibile per esaminare la validità di tali princípi onnicomprensivi sarebbe quello di metterli a confronto con un diverso insieme di princípi egualmente onnicomprensivi, ma questo procedimento è stato escluso sin dal principio. Il mito non ha perciò alcuna rilevanza obiettiva; esso continua a esistere esclusivamente come il risultato dello sforzo della comunità dei credenti e dei loro capi, siano questi preti o premi Nobel. È questo, secondo me, l'argomento più decisivo contro qualsiasi metodo, empirico o no, che incoraggi l'uniformità. Qualsiasi metodo del genere è, in ultima analisi, un metodo di inganno. Un tale metodo impone un conformismo non illuminato e parla di verità; conduce a un deterioramento delle capacità intellettuali, del potere dell'immaginazione, e parla di comprensione profonda; distrugge il bene più prezioso dei giovani: la loro grandissima capacità di immaginazione, e parla di educazione. (III; pp. 38-39)”
Contro il metodo
Argomenti
metodo , principe , principio , immaginazione , verità , rilevanza , modo , conformismo , procedimento , escluso , analisi , credente , sin , mito , inganno , comprensione , prezioso , argomento , evento , educazione , teoria , obiettivo , intellettuale , funzione , sforzo , confronto , risultato , genere , genero , profondo , unico , tale , giovane , giovani , insieme , no , ultimo , secondo , potere , bene , stato , essere , validità , comunità , capacità , uniformità , deterioramento , possibilePaul Feyerabend 17
filosofo e sociologo austriaco 1924–1994Citazioni simili

“Hitler è spiegabile in linea di principio, ma ciò non significa che sia stato spiegato.”
citato in Ron Rosenbaum, Explaining Hitler: The Search for the Origins of His Evil, Random House, New York 1998

“Il principe appartiene allo Stato, non lo Stato al principe. ”

età, sesso, razza, religione, condizione sociale, ecc.) oppure di stampo "utilitaristico" (capacità lavorative, utilità sociale, ecc.). Nella determinazione delle priorità di accesso ai trapianti ci si dovrà, piuttosto, attenere a valutazioni immunologiche e cliniche. Ogni altro criterio si rivelerebbe arbitrario e soggettivistico, non riconoscendo il valore che ogni essere umano ha in quanto tale, e non per le sue caratteristiche estrinseche.

Opere. Vol. 1: Il senso della psicoanalisi. Da Freud a Jung e oltre.