“Il Buddha credeva negli dei perché essi appartenevano al suo bagaglio culturale, ma non credeva che essi fossero di grande aiuto agli uomini. Anch'essi facevano parte di un mondo di dolore e di insicurezza, non avevano aiutato nemmeno lui a raggiungere l'illuminazione […]. Il Buddha, dunque, insegnò ai suoi discepoli non ad affidarsi a un dio, ma a salvare se stessi. […] egli espose il proprio pensiero fondandolo su un fatto essenziale: tutta l'esistenza è dukkha. La vita consiste interamente di sofferenza ed è del tutto senza senso; le cose vanno e vengono in un trascorrere incomprensibile e nulla ha un significato permanente. La religione trova origine nella sensazione che c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo. […] è possibile liberarsi dal dukkha provando compassione per tutti gli esseri viventi, parlando e comportandosi con dolcezza, gentilezza e attenzione, e astenendosi da droghe e altri tossici che annebbiano la mente.”
Origine: Storia di Dio, p. 34
Argomenti
arte , vita , dolore , uomini , dio , religione , mondo , aiuto , attenzione , bagaglio , compassione , discepolo , dolcezza , esistenza , essere , fatto , gentilezza , grande , illuminazione , insegna , insicurezza , mente , origine , parte , pensiero , sensazione , senso , significato , sofferenza , tossico , vivente , proprio , permanente , possibile , nulla , essenzialeKaren Armstrong 15
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