
“La morte di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della nazione, quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. […] io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri del commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte.”
Dei delitti e delle pene
Argomenti
due-giorni , morte , ancora , cittadino , delitto , esistenza , forma , freno , giusto , governo , interesse , liberto , motivo , nazione , pena , potenza , primo , relazione , rivoluzione , secondo , sicurezza , unico , vero , necessità , stabilitàCesare Beccaria 17
giurista, filosofo e economista italiano 1738–1794Citazioni simili


“Nessun delitto può trovare un motivo scusante.”
Scipione l'Africano: XXVIII, 28; 2006
Nullum scelus rationem habet.
Ab urbe condita, Libro XXI – Libro XXX

“Nessun delitto può trovare un motivo scusante.”
citato in Tito Livio, XXVIII, 28; 2006
Nullum scelus rationem habet.
Attribuite

“I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini.”
da Lo stato onnipotente

Ed. Houghton Mifflin, London, 1951, vol. V, p. 382; citato in Noam Chomsky, Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004. ISBN 9788843804276, p. 33