“Peeta Mellark! Oh, no, penso. Non lui. Perché conosco quel nome, anche se non ho mai parlato di persona con chi lo porta. Peeta Mellark. No, la fortuna non è dalla mia parte, oggi. Lo osservo mentre si fa strada verso il palco. Altezza media, corporatura robusta, capelli biondo cenere che gli ricadono a onde sulla fronte. Ha scritto in faccia lo shock del momento, si vede che si sforza di restare impassibile, ma dai suoi occhi trapela la paura che ho visto così spesso nelle mie prede. Ciononostante, sale sul palco con calma e prende posto. […] Perché lui? penso. Poi cerco di convincermi che non ha importanza. Peeta Mellark e io non siamo amici. Nemmeno vicini. Non ci parliamo. La nostra sola interazione risale ad anni fa. È probabile che lui se lo sia scordato. Ma io no, e so che non lo farò mai…”
Hunger Games
Argomenti
paura , arte , altezza , biondo , capello , cenere , corporatura , fortuna , fronte , importanza , interazione , media , momento , no , nome , oggi , palco , parte , persona , posto , sale , scritta , sforzo , shock , solaio , strada , verso , vicino , visto , calma , portaSuzanne Collins 60
scrittrice e sceneggiatrice statunitense 1962Citazioni simili
Questa traduzione è in attesa di revisione.
È corretto?

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