“Oggi soltanto i professionisti – epigrafisti, bibliografi, filologi – correggono ciò che leggono. Vale a dire coloro che incontrano il testo come una presenza viva, che ha bisogno della collaborazione del lettore per mantenere intatta la sua vitalità, la sua vivacità e luminosità. […] E chi, fra noi, si prende la briga di trascrivere per piacere personale e per impararle a memoria le pagine che lo hanno interpellato più direttamente, che lo hanno «letto» con maggiore accuratezza?
La memoria, ovviamente, è il perno della questione. La «responsabilità verso» il testo, la comprensione dellauctoritas e la risposta critica che le si dà, le quali plasmano il modo classico di leggere e la sua rappresentazione da parte di Chardin, dipendono strettamente dalle «arti della memoria». […] L'atrofia della memoria è la caratteristica precipua dell'educazione e della cultura nella seconda metà del Novecento. […] Non impariamo più a memoria, «con il cuore». Gli spazi interiori sono muti o intasati di banalità discordanti.”
da Una lettura ben fatta: p. 21 ss.
Nessuna passione spenta
Argomenti
età , arte , piacere , vita , accuratezza , bibliografia , bisogno , caratteristica , classico , collaborazione , color , colore , comprensione , critico , cultura , cuore , educazione , filologia , filologo , letto , lettore , lettura , maggiore , memoria , modo , non-lettore , oggi , pagina , pagine , parte , perno , personale , presenza , professionista , questione , rappresentazione , risposta , secondo , testo , verso , vivaio , responsabilità , banalità , dire , novecento , metà , brigaGeorge Steiner 93
scrittore e saggista francese 1929–2020Citazioni simili

da Una lettura ben fatta: p. 14
Nessuna passione spenta

“[…] ho letto Maupassant. Ti prende con la maestria dei colori, ma non ha nulla da dire, poveretto.”
28 agosto 1884, p. 291

“Se conservatore vuol dire mantener intatta la propria fede, sono conservatore.”
Attribuite
Origine: Citato in Giulio Andreotti, intervista a Roberto Gervaso, in Roberto Gervaso, La mosca al naso: interviste famose, Rizzoli Editore, Milano, 1980, p. 11: «Risponderò con Giovanni Paolo I: se conservatore vuol dire mantener intatta la propria fede, sono conservatore».
Origine: Da Paremiografia Catulliana e Virgiliana in Athenaeum, a. V, fasc. I, Pavia, genn. 1917, p. 20-26.

“Si deve possedere una buona memoria per poter mantenere le promesse fatte.”
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citato in Corriere della sera, 31 luglio 1999