“Di solito, però, le opinioni su questa scottante materia della moralità nazionale preferiscono il vaglio della censura di parte, e quasi sempre tacciono: nelle parole o negli stessi pensieri. Questa è la nostra "coscienza democratica": il non saper pensare o esprimersi che sotto una bandiera. O il non osare, che è peggio. Ognuno (rosso, bianco, nero, verde) ha in sé un elenco, più o meno lungo e via via adattato, di giudizi che non può pronunciare, di istituzioni che non può toccare, di persone che non può scalfire: perché non ne venga danno all'idea (quando va bene). E così l'idea stessa, ridotta a strumento, opposta a quella verità che dovrebbe esserne il sostegno, si svuota. E con essa, anche la parola cessa di essere verbo: ombra vana senza soggetto, sventolata come un qualunque fazzoletto che non prema di perdere.”
Ricostruzione, p. 258
Lingua in rivoluzione
Argomenti
arte , verità , persone , bandiera , bene , bianco , censura , coscienza , danno , democratico , elenco , essere , fazzoletto , giudizio , idea , istituzione , materia , meno , nazionale , nero , ombra , opinione , opposto , parola , parte , pensiero , persona , ricostruzione , ridotto , rosso , sapere , soggetto , solito , sostegno , stesso , strumento , vaglio , verbo , verde , via , peggio , lungoFranco Fochi 17
linguista e saggista italiano 1921–2007Citazioni simili

da lettera a Vittore Grubicy de Dragon [timbro postale, Savognino 12 luglio 1981], p. 45
Venticinque lettere

citato in Gauthier 1992, p. 282; citato in Losurdo 2005, p. 180

“Le persone più silenziose sono di solito quelle che hanno la più alta opinione di sé.”
Origine: Da Characteristics.

Origine: Dall'intervista di Vittorio Abrami, A colloquio con Montherlant http://digital.sturzo.it/spogliogenerale/1963/19631026/20/5/acoll, Il Popolo, 26 ottobre 1963.

“Io non sono nero, bianco, rosso, giallo, sono un uomo.”