1834); citato in Lars Burman, La mollezza della regina
“Il vocabolo latino «requies» col quale principia l'antifona della Missa defunctorum cattolica («Requiem aeternam dona ei Domine») ha finito col mutar di significato allo stesso modo che la coscienza religiosa s'è affievolita e la liturgia è divenuta una parodia dell'Inps. In tempi di fede l'officio dei defunti, che perciò metonimicamente si definiva «il Requiem», citandosene all' accusativo la parola mutata di genere dal femminile al neutro, era ritenuto effettualmente in grado di mondare in parte l'anima del trapassato pel quale l'officio veniva celebrato dal peso dei peccati commessi in vita e di conseguenza di alleggerirne la pena nell'al di là. Se la gran parte della gente di Chiesa abbia mai posseduto la fede, in qualsiasi epoca della Storia, è interrogativo destinato a rimanere irresoluto stante il costume di essa, sin dalla prima giovinezza, a una simulazione e una dissimulazione assolute.”
Argomenti
arte , vita , fede , agosto , assoluto , cattolico , chiesa , citata , commesso , conseguenza , corriera , corriere , coscienza , costume , defunta , dissimulazione , dominio , domino , epoca , genere , genero , gente , giovinezza , grado , interrogativo , latino , liturgia , modo , neutro , parodia , parola , parte , peccato , pena , peso , principe , principio , requiem , sera , significato , simulazione , sin , stesso , storia , trapassato , vocabolo , religioso , prima , animaPaolo Isotta 22
critico musicale e scrittore italiano 1950–2021Citazioni simili
“Nessuna marcia nuziale soltanto il mio tacito requiem e immenso cordoglio.”
da Fiori d'arancio, n. 4
L'eccezione
“Il principio del dominio dell'uomo sulla natura è divenuto l'idolo al quale si sacrifica tutto.”
Eclisse della ragione
“Mondare la nostra cattiva coscienza dal senso di colpa.”
Origine: L'incontro, p. 46