“[Il conduttore Bagnasco fa entrare alcuni critici, che dovranno partecipare alla discussione…] Ahimè, partecipano anche troppo, non a questo incontro, ma soprattutto non partecipano a una mia sollecitazione perenne, laddove io mi sforzo di togliere, come artefice, il logos, cioè di togliere il senso sulla scena allo spettacolo, per recuperare un controsenso, dove da capire non ci deve essere nulla perché il teatro, in nome di Dio, ha da esser gioco e non pensamento, pensosità, quindi… cosa fa la mediazione critica? […] Io li ho da sempre compresi… i signori critici … È un mestiere veramente umiliante. […] Il critico, diceva Léon Bloy, è «colui che ostinatamente cerca un letto in un domicilio altrui». […] Ecco, c'è questo dissesto. Io sento il loro disagio. […] [i critici non devono] occuparsi del mio teatro, della situazione di scena, già così difficile, dove da capire non c'è nulla, grazie a Dio, ed è depensata come l'italiana in Algeri. Io sono l'italiana in Algeri. […] Ecco. Per depensare bisogna aver pensato. Cosa fa la critica? Riconduce tutto a un senso, a una visione di senso assai personale, cioè truccata da oggettività.”
Mentre, qualunque critica dovrebbe essere di tendenza, cioè, prima si qualifichi il critico. Non si dà critico, diceva Oscar Wilde, fuori dall'artista.
Argomenti
arte , artefice , artista , bisogno , conduttore , controsenso , cosa , critico , dipendenza , disagio , discussione , domicilio , essere , gioco , grazia , incontro , italiano , letto , logos , mediazione , mestiere , nome , pensata , personale , qualifica , scena , senso , sforzo , signora , signore , signoria , situazione , sollecitazione , spettacolo , teatro , visione , dissesto , prima , cerca , oscar , difficile , nullaCarmelo Bene 202
attore, drammaturgo e regista italiano 1937–2002Citazioni simili

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 89, ISBN 88-8598-826-2.

“Chi crea deve essere critico però il senso critico deve venire dopo.”
Origine: Vecchio amore, pp. 12-13