“Riccardo sente, fin sotto la pelle, quello che Giada gli sta facendo, e per la prima volta da quando la conosce si dimentica del fatto che è brutta. In questo istante non conta nulla. Giada è solo Giada, calda e appassionata. Come nessuna prima di lei.
Ora i loro corpi si ascoltano ed è bellissimo. È ancora Giada a insegnare, guidando le mani di Riccardo alla scoperta del suo corpo così dolce e armonioso. La sua pelle è liscia e Riccardo prova piacere anche solo a sfiorarla. E i loro baci si trasformano. Non è più una fame bulimica e impaziente a guidarli, ma un tenero assaggiare, gustare e poi di nuovo assaporare.
Si inseguono, si abbracciano, si rotolano, uno sull'altra, mani che frugano curiose, piacere senza parole, lungo e indefinibile.
Sesso come viaggiare in un'altra galassia. Circondati da pianeti nuovi e sconosciuti che muovono le loro orbite nello spazio profondo; da stelle che esplodono la loro luce, e poi comete e raggi, come graffi nella carne.
Sesso che toglie la sete e il respiro, e poi le forze e il sonno. Stupiti e confusi, avvinghiati l'uno all'altra, di fronte alla scoperta condivisa di un universo.”

Come tu mi vuoi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

“Oggi c'è il sole Giada, ma non riesco più a sorridere. Perdonami. Sono uno stronzo.”

Volfango De Biasi (1972) regista e sceneggiatore italiano

Sms di Riccardo
Come tu mi vuoi

Mário de Sá-Carneiro photo
Charles Dickens photo

“Alti nell'aria, da una stanza di giada, canti si librano verso il cielo; le gaie voci delle fanciulle si mescolano al vento. Ma ora tacciono, e s'ode la clessidra gocciolare nel Cortile della Luna. Hanno spalancato le tendine, contemplano il Fiume di Stelle.”

Gu Kuang (725–814)

Nel palazzo imperiale
Origine: In Poesie T'ang, a cura di Giacomo Prampolini, All'Insegna del pesce d'oro, Milano, stampa 1953<sup>2</sup>.

Chen Zi'ang photo
Giuseppe Pontiggia photo
Osho Rajneesh photo

Argomenti correlati