Il fior di notte, Canti del Viggianese, in La letteratura italiana, pp. 228-229
Origine: Petali. La letteratura italiana, nota a p 228.
“Amore, e Carità suo fuoco accese | Dante a cantare i tristi, e lieti Regni, | Fior di virtù, e fior di tutti ingegni, | Che dall'empireo Ciel fra noi discese. | E se 'l Petrarca, alle leggiadre imprese | Pose mano alla penna, e ire, e sdegni | Facendo i versi suoi sì dolci, e degni | Nullo Elicona mai dir gli contese. | Nostro Boccaccio, che fingendo a caso | Dona al suo bell'Idioma tal diletto, | Qual gli promise il fonte di Parnaso: | Ma quel Burchiel, che Crotina ha or tolto | Chi ne concesse al suo dolce intelletto, | Tanto riso, e piacere in giuoco volto? | E Ircana, il suo volto | Gli volse, perch'io temo dar la fronda, | Che lieve Burchio mosse sì lieve onda.”
da Per la morte del Burchiello, CLXX, vv. 1-17
Sonetti
Argomenti
dio , leggi , piacere , morte , boccaccia , caso , ciel , contesa , diletto , dir. , discesa , empireo , fonte , fronda , fuoco , giuoco , idioma , impresa , ingegno , intelletto , leggiadra , mano , onda , penna , riso , sdegno , volto , virtù , nullo , tanto , carità , dolci , dolceBurchiello 10
poeta italiano 1404–1449Citazioni simili
Sonetto CLXXII
Origine: Da Rime. [Secondo le due stampe originali, con introduzion e note di Erasmo], Tipografia dell'Accademia delle Scienze, Napoli, 1892, parte seconda, p. 211. https://archive.org/stream/rimesecondoledue00cariuoft#page/210/search/cxxii,
Origine: Da Studi di letteratura italiana, Le Monnier, 1894, pp. 8-13, citato in Maria Acrosso, La critica letteraria, con avviamento alla composizione, Palumbo, stampa 1970<sup>3</sup>, p. 250.