“Il dramma delle culture, infatti – compresa quella europea –, è consistito in passato nel fatto che i loro primi contatti reciproci sono stati quai sempre appannaggio di gente della peggior risma: predoni, soldataglie, avventurieri, criminali, mercanti di schiavi e via dicendo. Talvolta, ma di rado, capitava anche gente diversa, come missionari in gamba, viaggiatori e studiosi appassionati. Ma il tono, lo standard, il clima fu conferito e creato per secoli dall'internazionale della marmaglia predatrice che non badava certo a conoscere altre culture, a cercare un linguaggio comune o a mostrare rispetto nei loro confronti. Nella maggior parte dei casi si trattava di mercenari rozzi e ottusi, privi di riguardi e di sensibilità, spesso analfabeti, il cui unico interesse consisteva nell'assaltare, razziare, uccidere. Per effetto di queste esperienze le culture, invece di conoscersi a vicenda, diventavano nemiche o, nel migliore dei casi, indifferenti. I loro rappresentanti, a parte i mascalzoni di cui sopra, si tenevano alla larga, si evitavano, si temevano. Questa manipolizzazione dei rapporti interculturali da parte di una classe rozza e ignorante ha determinato la pessima qualità dei rapporti reciproci. Le relazioni interpersonali cominciarono a venir classificate in base al criterio più primitivo: quello del colore della pelle. Il razzismo divenne un'ideologia per definire il posto della gente nell'ordinamento del mondo. Da una parte i Bianchi, dall'altra i Neri: una contrapposizione dove spesso entrambe le parti si sentivano a disagio.”

Ebano

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Aprile 2022. Storia

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“L'integrazione c'è sempre stata, soprattutto in Sicilia. Noi siamo un popolo fatto da gente diversa. Adesso abbiamo un'emigrazione di massa drammatica, con gente che muore in mare, a cui siamo poco preparati.”

Simonetta Agnello Hornby (1945) scrittrice italiana

Origine: Citato in http://www.si24.it/2014/06/07/mi-sento-come-una-torta-a-tre-strati-video-simonetta-agnello-hornby-e-la-mia-londra/55231/, 7 giugno 2014.

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“La nostra cultura non ha ancora accettato una cultura inferiore come quella che viene dall'Africa. Non è il colore della pelle, è la differenza culturale. Indubbiamente non è confrontabile con la grande cultura europea. […] Noi buonisti, noi europei, noi sacerdoti, noi santi… tutti abbiamo sempre finto di essere più buoni di quello che in realtà siamo. […] I rapporti con la gente di colore oggi, tranne forse con Obama, sono ancora improntati a una leggera ipocrisia.”

Paolo Villaggio (1932–2017) attore e scrittore italiano

Origine: Da un'intervista di Vittorio Zucconi a Radio Capital; citato in Paolo Villaggio: "La banana? Solo un'ipocrisia, noi siamo razzisti" http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2014/notizia/paolo-villaggio-la-banana-solo-un-ipocrisia-noi-siamo-razzisti-_2042009.shtml, TgCom24.it, 30 aprile 2014.

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