“Prima dell'inizio dei bombardamenti [In Vietnam], era mia opinione che gli Stati Uniti, essendo una democrazia, non avrebbero potuto resistere alla protesta morale che si sarebbe levata se avessimo fatto piovere la morte dal cielo su un'area in cui non c'era alcuna guerra. Dopo l'inizio dei bombardamenti, però, capii che avevo avuto torto. Per un po' parve che non ci fossero proteste clamorose, ma dopo un certo tempo incominciarono. Ora sarei propenso a ritornare alla mia opinione originaria, anche se con un'importante modifica, vale a dire il tempo. Le reazioni del pubblico non sono immediate. Molte azioni che l'opinione pubblica renderebbe altrimenti impossibili sono possibili se si concludono entro un breve periodo. Credo si possa correttamente dire che una democrazia non può scegliere la guerra come strumento politico, a meno che non venga gravemente provocata o non riesca a vincere rapidamente la guerra.”

dal discorso al convegno all'Istituto Stevenson di Chicago, luglio 1968; citato in Chomsky 2003, Obiettività e cultura liberale, p. 63

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Sono nove i camici bianchi uccisi dall'inizio dei bombardamenti […]. I sopravvissuti tremano di paura, ma non si tirano indietro.”

Vittorio Arrigoni (1975–2011) scrittore e attivista italiano

Origine: Gaza. Restiamo umani, p. 63

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“Prima dei bombardamenti, i Khmer Rossi erano stati una setta maoista senza base popolare. I bombardamenti fecero da catalizzatore. Quello che Nixon e Kissinger avevano iniziato, venne completato da Pol Pot. Kissinger non sarà sul banco degli accusati a Phnom Penh. Lui fa il consulente di Obama per la geopolitica. Né vi sarà Margaret Thatcher, e neppure un certo numero di suoi ministri e funzionari ora in pensione che, sostenendo segretamente i Khmer Rossi dopo che i vietnamiti li avevano cacciati, contribuirono direttamente alla terza fase dell’olocausto cambogiano.”

John Pilger (1939) giornalista australiano

Variante: Prima dei bombardamenti, i Khmer Rossi erano stati un culto maoista senza base popolare. I bombardamenti fecero da catalizzatore. Quello che Nixon e Kissinger avevano iniziato, venne completato da Pol Pot. Kissinger non sarà sul banco degli accusati a Phnom Penh. Lui fa il consulente di Obama per la geopolitica. Né vi sarà Margaret Thatcher, e neppure un certo numero di suoi ministri e funzionari ora in pensione che, sostenendo segretamente i Khmer Rossi dopo che i vietnamiti li avevano cacciati, contribuirono direttamente alla terza fase dell’olocausto cambogiano.

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“Nei primi sei o dodici mesi di una guerra contro gli Stati Uniti e la Gran Bretagna io correrò veloce e otterrò vittoria su vittoria. Dopo però, se la guerra dovesse continuare ulteriormente, non ho alcuna aspettativa di successo.”

Isoroku Yamamoto (1884–1943) ammiraglio giapponese

Origine: Dichiarazione al gabinetto del ministro Shigeharu Matsumoto e al primo ministro giapponese Fumimaro Konoe, come riportato nel libro Eagle Against the Sun: The American War With Japan (1985) di Ronald Spector. Questa frase si dimostrerà profetica: precisamente sei mesi dopo l'attacco a Pearl Harbor, la marina giapponese soffrirà una pesante sconfitta nella battaglia delle Midway, da cui non si riprenderà più.

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“L'abitudine è all'inizio il filo di una ragnatela, dopo un po' un cavo.”

John Garland Pollard (1871–1937) politico statunitense

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“E[rri]: I bombardamenti aerei sulle città sono stati il sonoro del millenovecento.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Sulla traccia di Nives, p. 24

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