“Il dolore da solo non uccide e io sono viva. Dunque devo vivere, perché finché ci sono ci sarà il ricordo di chi non è più con noi. […] Come potremmo vivere senza placare la memoria, che non vuol dire arrendersi, o dimenticare, ma lasciare che il caldo si raffreddi, che il bagnato si asciughi, che ogni cosa si trasformi e nasca un inizio da una fine. Che la fame si sazi per tornare a essere fame. Che il desiderio si estingua per rinascere. Che il sonno dia pace alla stanchezza per avere sonno di nuovo. Ogni minuto della vita gira attorno a qualcosa che non c'è più perché qualcos'altro possa accadere. […] C'è bisogno di essere felici per tenere testa a questo dolore inconcepibile. C'è bisogno di paura per avere coraggio. È l'assenza la vera misura della presenza. Il calibro del suo valore e del suo potere.”

Origine: Mi sa che fuori è primavera, p. 14

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2020. Storia
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Concita De Gregorio 32
giornalista e scrittrice italiana 1963

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“Non ho fame. Non ho sete. Non ho caldo. Non ho freddo. Non ho sonno. Non mi scappa niente. Come sono infelice.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 28

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“Meglio è morirsi di fame dopo una vita libera da travagli e timori, che vivere inquieto in grande abbondanza di ogni cosa.”

Epitteto (50–138) filosofo greco antico

1865, pp. 221-22
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