“Non è vero che i rigori sono una lotteria, richiedono anche abilità e lucidità. I nostri rigoristi erano più cotti dei brasiliani, tutto qui. Appena ho visto Baresi avviarsi a calciare il primo rigore, ho detto a Bocca "tira alto", ma subito Pagliuca ha rimesso le cose a posto. Qui hanno sbagliato Massaro e Baggio, quattro anni fa con l'Argentina Donadoni e Serena. Il Brasile era l'unica americana contro sette europee e ha ribadito che da questa parte del mare le europee non vincono mai. L'Italia esce l'ultimo giorno come il primo, sconfitta. Con l'Eire a testa bassa, stavolta a testa alta. La differenza è questa, e non è poi da buttar via. In mezzo c'è tanta fatica, tanta sofferenza, tante contrarietà e l'ostinazione di prolungare un sogno il più a lungo possibile, è arrivato fino a undici metri dalla felicità. Grazie lo stesso.”

—  Gianni Mura

la Repubblica

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Questo non consolerà certo la Juventus, ma almeno la lotteria dell'Old Trafford è servita a sfatare la leggenda secondo cui, con l'eccezione degli ultimi Europei, sono gli italiani i più tremebondi dal dischetto nelle occasioni che contano. Gli errori di Donadoni e Serena nella semifinale di Napoli '90, quelli di Baresi, Massaro e Baggio a Pasadena '94, di Albertini e Di Biagio a Parigi '98: lapidi scolpite nel muro del pianto del calcio italiano. Stavolta no. […] E poi che significa autogestione, come fa Lippi a non decidere lui la lista? La decide, la decide. Ma solo scremando chi se la sente, chi non ha il muscolo che tira o l'occhio sbarrato dalla fatica e dalla tensione. E Carletto allora che ha tolto due rigoristi come Pirlo e Rui Costa quando ormai era chiaro che nessuno avrebbe fatto gol prima dell'alba? È il fascino – perverso – delle lotterie, a Roma nel '96 non aveva avuto paura Jugovic, a Manchester non l'ha avuta Shevchenko. E chissà se l'ha avuta Inzaghi, e davvero se l'è svignata come Falcao diciannove anni fa con il Liverpool, o se è stato Ancelotti a tenerlo lontano da un dischetto dove fa danni più della grandine. Il piatto destro di Platini a Tokyo issò la Juventus sul tetto del mondo. Due anni dopo contro il Real nemmeno riuscì a batterlo il suo rigore. Lo ha ricordato giusto l'altra sera, aggiungendo perfido: «Vidi solo la buca sul dischetto che avevano fatto Brio e Favero».”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

30 maggio 2003

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“Ricordatevi, però, che anche ai rigori vince quasi sempre chi lo merita. Non è vero, come si dice, che sono una lotteria. Se una squadra ha giocato meglio, e si sente penalizzata dal risultato, li va a calciare con una carica interiore che la squadra avversaria non ha.”

Arrigo Sacchi (1946) allenatore di calcio italiano

Origine: Citato in "Trionfo all'italiana, utile alla nazionale" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/24/Trionfo_all_italiana_utile_alla_co_0_9605246123.shtml, Corriere della Sera, 24 maggio 1996.

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“Non credo che il mio infortunio abbia condizionato, Donadoni ha fatto un buon lavoro e a parte l'approccio sbagliato con l'Olanda abbiamo mostrato buone cose uscendo solo ai rigori contro quella Spagna che poi sarebbe diventata campione e oggi ci precede in classifica.”

Fabio Cannavaro (1973) dirigente sportivo ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Cannavaro riceve la coppa del Mondo da Blatter http://www.americaoggi.info/node/7140, AmericaOggi, 4 settembre 2009.

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“[Ora che sei tornato in Argentina, come diresti che si differenzia dal gioco europeo? ] È completamente diverso, in ogni modo. In termini di base, e con questo intendo la sua organizzazione, ci sono una serie di miglioramenti devono ancora essere fatti qui. E in termini calcistici è vero che in Europa il gioco sia molto più dinamico, veloce e tattico. Il calcio argentino è definitivamente più tecnico ma ha un ritmo più lento, anche a causa delle condizioni del campo in cui si gioca. C'è ampio margine di miglioramento ma credo che, con il tempo, il lavoro duro e la compostezza, si può fare. Detto questo, le qualità che i giocatori sudamericani hanno sono anche una parte molto importante per il calcio europeo.”

David Trezeguet (1977) calciatore francese

citato in Trézéguet: Argentinian football must look back http://www.fifa.com/worldfootball/news/newsid=1790188.html?intcmp=fifacom_hp_module_interview, Fifa.com, 23 ottobre 2012
[Now that you're back in Argentina, how would you say it differs from the European game?] It's completely different, in every way. In terms of the basics, by which I mean its organisation, there's a lot of improvements still need to be made here. And in footballing terms it's true that in Europe the game is much more dynamic, fast and tactical. Argentinian football is definitely more technical and slower paced, which is also due to the playing surfaces. There's significant room for improvement but I think that, with time, hard work and composure, it can be done. That said, the qualities that South American players have are also a very important part of European football.

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