“Chi l'avrebbe mai immaginato che la morte potesse essere una tale carneficina? In Italia la morte era la bisnonna che si spenge di vecchiaia e viene composta sul letto dove sembra dormire tra i fiori e le candele e i parenti che recitano il Requiem Aeternam. Era il motociclista che si sfracella contro un pullman sulla Firenze-Bologna sicché quelli della stradale lo coprono con un panno e passando non vedi che la sagoma incerta di un cadavere e una motocicletta scassata. Era il siciliano che è emigrato a Milano anzi nel tuo quartiere e ha sfidato un altro siciliano e s'è preso la coltellata in pancia sicché la polizia non ti lascia avvicinare e da lontano scorgi solo un lenzuolo sporco di sangue sul quale una donna strilla: «Turiddu, Turiddu!» Era un brivido che si dimentica presto, un funerale e una tomba cui pensi di rado e con malinconia.”

—  Oriana Fallaci , libro Insciallah

I, I, IV; p. 35
Insciallah

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino.”

Sabino Acquaviva (1927–2015) sociologo, giornalista e scrittore italiano

La "vita eterna" e il miraggio di "non morire"

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

24 maggio 1902; Vergani, p. 196
Diario 1887-1910

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