“Chi l'avrebbe mai immaginato che la morte potesse essere una tale carneficina? In Italia la morte era la bisnonna che si spenge di vecchiaia e viene composta sul letto dove sembra dormire tra i fiori e le candele e i parenti che recitano il Requiem Aeternam. Era il motociclista che si sfracella contro un pullman sulla Firenze-Bologna sicché quelli della stradale lo coprono con un panno e passando non vedi che la sagoma incerta di un cadavere e una motocicletta scassata. Era il siciliano che è emigrato a Milano anzi nel tuo quartiere e ha sfidato un altro siciliano e s'è preso la coltellata in pancia sicché la polizia non ti lascia avvicinare e da lontano scorgi solo un lenzuolo sporco di sangue sul quale una donna strilla: «Turiddu, Turiddu!» Era un brivido che si dimentica presto, un funerale e una tomba cui pensi di rado e con malinconia.”
I, I, IV; p. 35
Insciallah
Argomenti
siciliano , panno , pullman , stradale , morte , carneficina , requiem , emigrato , sagoma , lenzuolo , funerale , brivido , candela , pancia , quartiere , parente , malinconia , incerto , cadavere , polizia , tomba , vecchiaia , sporco , composto , letto , sangue , tale , donna , essere , coltellata , strillo , rado , altro , preso , fiori , dormire , lontanoOriana Fallaci 152
scrittrice italiana 1929–2006Citazioni simili

1992, p. 242
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“La morte potrebbe essere il sogno se, tratto tratto, si potesse aprire un occhio.”
24 maggio 1902; Vergani, p. 196
Diario 1887-1910