“Come in passato non era lecito agli uomini toccare gli animali, allo stesso modo anche oggi l'atto di ucciderli per trarne nutrimento si deve ritenere un'infrazione a tale legge. […] Infatti, se non altro, a comportarci così otterremmo il grande risultato di porre tregua alla violenza che ci infliggiamo reciprocamente. È chiaro infatti che chi ha la sensibilità di declinare la violenza assassina contro i viventi di altre specie, avrà anche l'intelligenza di non fare del male a quelli della sua stessa specie.”
II; 2015, p. 348
De abstinentia
Argomenti
violenza , non-violenza , specie , nutrimento , tregua , lecito , stesso , assassino , assassinio , vivente , intelligenza , risultato , atto , legge , tale , animale , passato , male , oggi , uomini , modo , grande , infrazione , sensibilità , fare , altroPorfírio 59
filosofo e teologo greco antico 233–301Citazioni simili

15 aprile 2005 http://www.youtube.com/watch?v=rfZIjkEUFnI
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vv. 276-280
Le opere e i giorni
Origine: Citato nell'introduzione di Alessandra Borgia a Plutarco, I dispiaceri della carne. Perì sarcophagìas, Stampa alternativa, Roma, 1995, p. 6. ISBN 88-7226-269-0

da Cartesianische Meditationen und Pariser Vorträge; citato in Alexandre Koyré, Lezioni su Cartesio

Origine: Il mio credo, il mio pensiero, pp. 143-144