“Sto davanti a te, confuso nella mia coscienza e in silenzio, perché le mie parole inquinano l'aria. Signore, concedimi le lacrime che ora non ho per lavare i miei peccati e dammi la libertà di parlarti. Nel giorno del tuo ultimo e giusto giudizio, non scoprire le mie opere cattive davanti agli angeli e agli uomini, ma strappa le pagine che enumerano i miei peccati e fa' che nessuno li conosca! Così sia, Signore!”
Origine: Da Orazione penitenziale; citato in Gianfranco Ravasi, L'incontro: ritrovarsi nella preghiera, Oscar Mondadori, Milano, 2014, p. 97. ISBN 978-88-04-63591-8
Argomenti
peccato , signoria , signore , signora , strappo , confuso , giudizio , lacrima , pagina , angelo , pagine , silenzio , cattiva , aria , coscienza , giusto , liberto , fai-da-te , ultimo , parola , giorno , uomini , parola-chiave , tre-giorni , due-giorni , scoprire , opere , oraNilo di Sora 1
monaco e santo russo 1433–1508Citazioni simili

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