“I libri sono firmati parola per parola. I loro pregi e tradimenti sono visibili, la loro libertà o corruzione o inutilità apparirà chiaramente, sulla pagina sterminata dei secoli. Alcuni dureranno, altri scompariranno. Ogni segno su di loro è nobile ruga di tormentata e ripetuta lettura, logorio del breve vento da una pagina all'altra, sbiadire di copertine tra amori e rifiuti, sottolineature, polvere di abbandono. Mentre inalterabili, mai scelti né respinti, ma veramente nostri, i dominanti schemi ci circondano di felicità non abitata, colpiscono ipocritamente, con falsa neutralità e velenosa indifferenza, creano parodie di sentimenti che evaporano nello spazio di una sigla. Hanno soldi, potenza, ma meno idee di una singola pagina. Scrivere nasce dal leggere e al leggere è grato. Scrivere è una delle poche cose rimaste uniche e nostre, dalla firma al romanzo, dal primo tema al testamento”

Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia

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“I libri erano qualcosa di speciale, qualcosa di davvero speciale. Leggevo molte pagine ad alta voce e mi piaceva il suono delle parole, il loro linguaggio.”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

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