“Tutto è portare a termine e poi generare. Lasciar compiersi ogni impressione e ogni germe d’un sentimento dentro di sé, nel buio, nell’indicibile, nell’inconscio irraggiungibile alla propria ragione, e attendere con profonda umiltà e pazienza l’ora del parto d’una nuova chiarezza: questo solo si chiama vivere da artista: nel comprender come nel creare.
Qui non si misura il tempo, qui non vale alcun termine e dieci anni son nulla. Essere artisti vuol dire: non calcolare e contare; maturare come l’albero, che non incalza i suoi succhi e sta sereno nelle tempeste di primavera senz’apprensione che l’estate non possa venire. Ché l’estate viene. Ma viene solo ai pazienti, che attendono e stanno come se l’eternità giacesse avanti a loro, tanto sono tranquilli e vasti e sgombri d’ogni ansia. Io l’imparo ogni giorno, l’imparo tra i dolori, cui sono riconoscente: pazienza è tutto!”
Letters to a Young Poet
Argomenti
profondo , termine , due-giorni , inconscio , germe , ansia , chiarezza , dolore , artista , buio , giorno , parto , vivero , misura , tre-giorni , impressione , primavera , ragione , tempesta , tempo , albero , essere , estate , sentimento , paziente , pazienza , ora , avanti , dire , tanto , proprio , nulla , umiltàRainer Maria Rilke 58
scrittore, poeta e drammaturgo austriaco 1875–1926Citazioni simili

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Origine: Da Feria d'agosto, Einaudi, Torino, 1946, pp. 209-218.

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