“La morte (o la sua allusione) rende preziosi e patetici gli uomini. Questi si commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno. Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del casuale. Tra gl'Immortali, invece, ogni atto (e ogni pensiero) è l'eco d'altri che nel passato lo precedettero, senza principio visibile, o il fedele presagio di altri che nel futuro lo ripeteranno fino alla vertigine. Non c'è cosa che non sia come perduta tra infaticabili specchi. Nulla può accadere una sola volta, nulla è preziosamente precario. Ciò ch'è elegiaco, grave, rituale, non vale per gli Immortali.”
The Aleph and Other Stories
Argomenti
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scrittore, saggista, poeta, filosofo e traduttore argentino 1899–1986Citazioni simili

Origine: La compresenza dei morti e dei viventi, pp. 233-234

“Troverai sollievo alle vane fantasie se compirai ogni atto della tua vita come se fosse l'ultimo.”
da Colloqui con se stesso, 2001

“Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione.”
Origine: Citato in Focus, n. 111, p. 116.