Citazioni su motivazione e cambiamento

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“L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo.
L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza.
L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino.
L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica.
Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli.”

Fabio Caressa (1967) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Skylife, 26 novembre 2007.

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“L’emozione più antica e più forte dell’uomo è la paura, e la paura
più antica e più forte è quella dell’ignoto.”

Howard Phillips Lovecraft (1890–1937) scrittore statunitense

Tutte le storie dell'orrore puro. L'incubo. Tomo I

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“Non c'è da vergognarsi a cambiare idea ogni giorno: per cambiare idea bisogna aver idee di ricambio.”

Pitigrilli (1893–1975) scrittore e aforista italiano

Variante: In fondo non c'è da vergognarsi a cambiare idea ogni giorno: per cambiare idea bisogna avere idee di ricambio.

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“Parecchie migliaia di questi poveri bambini abbandonati, dai 7 ai 13 o 14 anni, furono in tal maniera inviati al nord. Era usanza che il padrone (alias il ladro di bambini) desse da vestire e da mangiare ai suoi apprendisti e li alloggiasse in una abitazione posta accanto alla fabbrica. Alcuni guardiani avevano il compito di vigilare il loro lavoro. Tali aguzzini avevano interesse a spremere questi bambini fino all'inverosimile, dato che la loro paga era proporzionata alla quantità di prodotto che riuscivano ad estorcere dai fanciulli. Come conseguenza ne derivò la crudeltà. In molti distretti industriali, soprattutto nel Lancashire, questi poveri innocenti e derelitti, in balìa del padrone di fabbrica, andavano incontro ai tormenti più atroci. Venivano prostrati a morte dal lavoro eccessivo, venivano flagellati, messi in catene e torturati coi metodi di crudeltà più squisitamente raffinati; si davano parecchi casi in cui per mancanza di cibo si riducevano a pelle e ossa, e intanto la frusta li legava al lavoro. Qualche volta arrivavano persino a suicidarsi! Le belle e romantiche vallate del Derbyshire, del Nottinghamshire e del Lancashire, ignote al pubblico, divennero orribili deserti di tortura — e spesso di assassinio! I guadagni dei fabbricanti erano immensi. Malgrado ciò la loro insaziabilità da lupi mannari era sempre più forte, ed allora inaugurarono la prassi del lavoro notturno, ossia dopo aver paralizzato durante il giorno un gruppo di braccia, ne apprestavano un altro per il lavoro di notte; il gruppo diurno si metteva nei letti appena abbandonati dal gruppo notturno, e 'vice versa'. Nel Lancashire è divenuta tradizione popolare che «i letti non si raffreddino mai.»”

Libro I, settima sezione, cap. 24, p. 545
Il Capitale