“Cosa significa il fatto che il popolo italiano legge di preferenza gli scrittori stranieri? Significa che esso subisce l'egemonia intellettuale e morale degli intellettuali stranieri, che esso si sente legato piú agli intellettuali stranieri che a quelli «paesani», cioè che non esiste nel paese un blocco nazionale intellettuale e morale, né gerarchico e tanto meno egualitario. Gli intellettuali non escono dal popolo, anche se accidentalmente qualcuno di essi è d'origine popolana, non si sentono legati ad esso (a parte la retorica), non ne conoscono e non ne sentono i bisogni, le aspirazioni, i sentimenti diffusi, ma, nei confronti del popolo, sono qualcosa di staccato, di campato in aria, una casta, cioè, e non un'articolazione, con funzioni organiche, del popolo stesso.”

Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia

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“Che pena vedere Umberto Eco sfogare la sua acredine verso il capo del governo italiano dalle colonne di un giornale straniero. Peccato perché il suo astio incontenibile è pari soltanto alla sua insipienza politica e intellettuale.”

Sandro Bondi (1959) politico italiano

citato in Sandro Bondi, quel ministro tutta poesia e Silvio http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=40785, Italia Oggi, 24 aprile 2008

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“Se volete sapere se un paese è stato liberato, chiedetelo alla sua popolazione. Dovrebbe essere il popolo a stabilirlo, non gli intellettuali e politici del paese invasore.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

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“L'intellettuale è tale solo in quanto viene contrapposto agli altri uomini che intellettuali non sono.”

Johann Gottlieb Fichte (1762–1814) filosofo tedesco

Origine: La missione del dotto, p. 7

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