“Con i criteri usati dalla maggior parte degli studiosi, l’invasione dell’Iraq da parte di Bush e Blair nel 2003 ha causato almeno 700.000 vittime – in un paese che non aveva storia di jihadismo. I curdi avevano ottenuto concessioni politiche e territoriali; sunniti e sciiti avevano classi e differenze settarie, ma erano in pace; i matrimoni misti erano comuni. Tre anni prima dell’invasione, ho guidato per tutta la lunghezza dell’Iraq senza paura. Nel tragitto ho incontrato gente fiera, soprattutto di essere irachena, erede di una civiltà che a loro pareva una presenza fisica.Bush e Blair hanno fatto a pezzi tutto questo. L’Iraq odierno è un nido di jihadisti. Al Qaeda – come i “jihadisti” di Pol Pot – ha colto l’opportunità fornita dall’assalto di ‘Shock and Awe’ e dalla guerra civile che ne seguì. La “ribelle” Siria ha offerto loro benefici ancora maggiori. Con la CIA e gli stati del Golfo che offrono logistica e denaro per il traffico d’armi attraverso la Turchia, l’arrivo di reclute straniere era inevitabile.”

—  John Pilger

Variante: Secondo le stime della maggior parte degli studiosi, l’invasione dell’Iraq da parte di Bush e Blair nel 2003 ha causato almeno 700.000 vittime – in un paese che non aveva alcuna storia di jihadismo. I curdi avevano ottenuto concessioni politiche e territoriali; sunniti e sciiti avevano classi e differenze settarie, ma erano in pace; i matrimoni misti erano comuni. Tre anni prima dell’invasione, ho guidato lungo tutto l'Iraq senza paura. Nel tragitto ho incontrato gente fiera, soprattutto di essere irachena, erede di una civiltà che a loro pareva una presenza fisica.Bush e Blair hanno fatto a pezzi tutto questo. L’Iraq odierno è un covo di jihadisti. Al Qaeda – come i “jihadisti” di Pol Pot – ha colto l’opportunità fornita dall’assalto di ‘Shock and Awe’ e dalla guerra civile che ne seguì. La “ribelle” Siria ha offerto loro benefici ancora maggiori, insieme alla CIA e agli stati del Golfo che offrono logistica e denaro per il traffico d’armi attraverso la Turchia. L’arrivo di reclute straniere era inevitabile.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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“Un anno fa, ho detto nella stessa occasione che negli anni che seguirono la Rivoluzione, l'Iraq giunse decisamente e completamente da un'era all'altra: dall'era della schiavitù, dello sfruttamento, della povertà, dell'arretratezza e della debolezza all'era della libertà, della giustizia, della prosperità, del progresso e della forza.
Questa è l'essenza del trionfo della Rivoluzione – che è la fonte del nostro orgoglio. Il vero valore di questa impresa è straordinariamente messo in luce oggi, in questa grande battaglia in cui combattiamo contro l'aggressione iraniana. L'Iraq ha ottenuto la vittoria in dieci mesi di combattimento eroico contro uno stato aggressivo, la cui popolazione e grandezza sono più di tre volte superiori a quelle dell'Iraq, e la cui potenza militare era fino a poco tempo fa [prima della guerra] considerata fra le più potenti e moderne del mondo.
L'Iraq ha ottenuto la vittoria mentre lottava da solo, senza alcun sostegno da parte d'una grande potenza o gruppo internazionale.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Last year, I said on the same occasion that in the years that followed the Revolution, Iraq had moved decisively and comprehensively from one age to another – from the age of servitude, exploitation, poverty, backwardness and weakness to the age of freedom, justice, prosperity, progress and strength.
This is the essence of the Revolution's achievement – which is the source of our pride. The real value of this achievement is remarkably highlighted today, in this great battle which we are fighting against Iranian aggression. Iraq has achieved victory in ten months of heroic fighting against an aggressive state, whose population and size are more than three times those of Iraq, and whose military power was until recently [before the war] considered among the strongest and most modern in the world.
Iraq has achieved victory while fighting alone, without any support from a great power or an international group.
Variante: Un anno fa, ho detto nella stessa occasione che negli anni che seguirono la Rivoluzione, l'Iraq giunse decisamente e ampiamente da un'era all'altra: dall'era della schiavitù, lo sfruttamento, la povertà, l'arretratezza e la debolezza all'era della libertà, la giustizia, la prosperità, il progresso e la forza.Questa è l'essenza del trionfo della Rivoluzione, la fonte del nostro orgoglio. Il vero valore di questa vittoria è particolarmente ovvia oggi, in questa grande battaglia in cui combattiamo contro l'aggressione iraniana. Iraq ha ottenuto la vittoria in dieci mesi di combattimento eroico contro uno stato aggressivo, la cui popolazione e grandezza sono tre volte superiori a quelle dell'Iraq, e la cui potenza militare era fino a recentemente [prima della guerra] considerata fra le più potenti e moderni del mondo.Iraq ha ottenuto la vittoria mentre lottava da solo, senza alcun sostegno da parte d'una grande potenza o gruppo internazionale.

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