“Il giudizio di gusto determina il suo oggetto, per ciò che riguarda il piacere (in quanto bellezza), pretendendo il consenso d'ognuno, come se il piacere fosse oggettivo. Dire che questo fiore è bello val quanto esprimere la propria pretesa al piacere di ognuno. Il piacevole del suo odore non ha simili pretese. Ad uno piace, ad un altro dà alla testa. E che cosa si potrebbe presumere da ciò se non che la bellezza dovrebbe essere considerata come una proprietà dell'oggetto stesso, non regolata dalla diversità degli individui e dei loro organismi, ma su cui invece questi dovrebbero regolarsi, volendone giudicare? E nondimeno non è così. Perché il giudizio di gusto consiste proprio nel chiamar bella una cosa soltanto per la sua proprietà di accordarsi col nostro modo di percepirla.”
1997, pp. 240-241
Critica del giudizio
Argomenti
età , bellezza , piacere , bella , consenso , cosa , essere , fiore , giudizio , gusto , individuo , modo , odore , oggetto , organismo , pretesa , riguardo , simile , stesso , diversità , dire , proprio , testa , regolata , vai , proprietà , bello , altroImmanuel Kant 63
filosofo tedesco 1724–1804Citazioni simili

da Il volto dei volti Cristo, a cura dell'Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, Editrice Velar, Gorle 2002, p. 53

da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre

Origine: La Filosofia della libertà, p. 34, 1966

“Avanziamo dove il piacere ognuno di noi guida.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli

2001, pp. 18-20
Trattato sul bello