“[Riferendosi al Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria] Il più bel chilometro d'Italia.”
“Scilla Villa Catona, ed eccomi a Reggio. Scendo quasi sempre all'inizio del Lungomare, una delle più belle passeggiate del mondo, che sarebbe la più bella se si riuscisse a scavare un tunnel tra le due stazioni di Reggio per nascondervi il traffico ferroviario. Davanti a me è Messina. Ogni volta che la guardo non posso impedirmi di pensare a quel terribile terremoto che la ingoiò nel 1908. Ora la città è nuovamente tutta in piedi e brilla al sole. Il dialogo con Reggio non è fatto di case, di gettate, di scogli, di navi, di bagliori che si confrontano. C'è qualche cosa che va oltre questi aspetti della realtà sensibile. Il dialogo tra le due città supera la cronaca e supera anche la storia. Sono due divinità che si parlano dalle opposte rive, sdraiate al sole, avendo le montagne per cuscino, e, al suono delle loro antiche parole, il tempo brucia la sua vecchiezza e i suoi lutti, ritorna giovane e senza memoria, risale alla sorgente da cui scaturì la prima alba dell'uomo.”
Origine: Calabria grande e amara, p. 168
Argomenti
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scrittore 1898–1985Citazioni simili
“[Riferendosi al Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria] Il più bel chilometro d'Italia.”
erroneamente attribuita a Gabriele D'Annunzio
Origine: Da Un Ponte fra due cimiteri, in Carlo Mancosu (a cura di), Il Ponte sullo Stretto: rischi, dubbi, danni e verità nascoste, Mancosu Editore, Roma, 2010. ISBN 978-88-96589-00-7
Messina, 10 giugno; pp. 211-212
Calabria Sicilia 1840
Messina, 10 giugno; p. 216
Calabria Sicilia 1840
“Approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni e di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio.”
28, 12 – 13
“Reggio Calabria è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra.”
Diario di un viaggio a piedi