“La Shoah non è stata mica un incidente di percorso del fascismo. Ha i suoi prodromi nelle leggi razziali del '38, che a loro volta affondano le radici nella marcia su Roma del '22. È qui che comincia la tragedia. Un consenso fondato in gran parte sulla coercizione. Non c'è stato un fascismo buono e uno cattivo, anche se c'erano anime diverse all'interno del regime, ma una macchina finalizzata al furto della libertà e alla violenza. Matteotti, don Minzoni, i fratelli Rosselli. I massacri di popolo in Etiopia e Libia. E infine la tragedia della Seconda guerra mondiale. Siamo storici, e siamo anziani, conosciamo bene l'essenza intima del regime. Rubare la libertà agli italiani per poi rubare la vita agli ebrei.”

da un'intervista a la Repubblica, 28 gennaio 2013

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Le leggi razziali furono provvidenziali per me, ma anche per gli altri: costituirono la dimostrazione per assurdo della stupidità del fascismo. Le leggi razziali erano il sintomo di una carnevalata: si era ormai dimenticato il volto criminale del fascismo (quello del delitto Matteotti, per intenderci): rimaneva da vederne quello sciocco.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Origine: Dall'intervista di Giorgio De Rienzo, In un alambicco quanta poesia, Famiglia Cristiana, n. 29, 20 luglio 1975; ora in Echi di una voce perduta. Incontri, interviste e conversazioni con Primo Levi, a cura di Gabriella Poli e Giorgio Calcagno, Mursia, 1992

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“Il fascismo in Italia non è mai stato una dottrina criminale. Ci furono le leggi razziali, orribili, ma perché si voleva vincere la guerra con Hitler. Il fascismo in Italia ha quella macchia, ma null'altro di paragonabile con il nazismo e il comunismo. Era una dittatura, però nata e finita con se stessa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2005
Origine: Citato in Maurizio Caprara, Berlusconi: il fascismo? Non fu criminale http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/12_Dicembre/21/premier_fascismo.shtml, Corriere.it, 21 dicembre 2005.

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“[sulla definizione di Gianfranco Fini del fascismo come male assoluto] Non lo penso e non l'ho mai pensato: il fascismo fu un fenomeno più complesso. Molte persone vi aderirono in buona fede e non mi sento di etichettarle con quella definizione. Il male assoluto sono le leggi razziali volute dal fascismo e che ne determinarono la fine politica e culturale.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Dall'intervista di Enrico Menicucci in «Male assoluto le leggi razziali Non definisco così il fascismo» http://www.corriere.it/politica/08_settembre_07/alemanno_leggi_razziali_b4348268-7c8a-11dd-ba5e-00144f02aabc.shtml, Corriere della sera, 7 settembre 2008.

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“Il fascismo è tutto il popolo italiano.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Palazzo Municipale di Vercelli, 28 settembre 1925; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 136
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