“Dopo tanto tempo eccomi qui tra un'infinità di palazzi uno di fronte all'altro e di fianco a destra e a sinistra. Tra un palazzo e l'altro, gli alberi e le aiuole per dare un tocco di colore. E lì proprio su quella strada riecheggiano le risate di noi bambini, tra quelle finestre aperte sprigionano i profumi di minestre e sughi, le grida delle nostre madri sul terrazzo che ci chiamano per fare ritorno a casa a cenare. Mi rivedo bambina la mattina di buon'ora uscire di casa con calzettoni e libri in mano per andare a scuola e nell'aria sentire il profumo del pane e delle schiacciatine appena sfornate. Poco distante la tanto amata edicola, quante corse per arrivare prima ad acquistare l'album delle figurine. Con emozione mi avvicino al palazzo in cui ho vissuto da bambina in cerca di qualche viso famigliare. Il mio quartiere è rimasto uguale, tranne le persone.”
Argomenti
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Origine: Uomovivo, p. 208

canto IV, st. 1
Il pellegrinaggio del giovane Aroldo

Origine: Citato in La Provincia di Varese, 6 ottobre 2015.
Origine: Pensare il Buddha, p. 17
Origine: Storia e descrizione della città di Napoli, p. 70

“La mia casa è piccola ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito.”