“È un dato di fatto che non c'è più una Civitas cristiana, che il modello medievale di Civitas cristiana non vale per il momento attuale. Forse qualcuno non se n'è ancora accorto, ma i cristiani vivono nel mondo tamquam scintillae in arundineto, come scintille sparse in un campo. Viviamo nella diaspora. Ma la diaspora è la condizione normale del cristianesimo nel mondo. L'eccezione è l'altra, la società completamente cristianizzata. Il modo ordinario di essere nel mondo dei cristiani è quello descritto già nella Lettera a Diogneto, del secondo secolo. I cristiani «non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia». Vivono «nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni terra straniera è patria loro, e ogni patria è straniera». È così che siamo cittadini della nuova società secolarizzata.”

dall'intervista di Gianni Valente Speranza che attende tra gli uomini fratelli http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=14350, 30Giorni, maggio 2007

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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Origine: Da Sermoni su temi di attualità, p. 545.

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