“I veri passi di un popolo debbono appunto misurarsi in ragione inversa delle distanze morali e civili fra le varie classi de' cittadini. Passò tempo che le superiori tenevano le altre in servitù. Alla fatica dello stupido schiavo è succeduta l'opera dell'intelligente artigiano; al pane concesso per mantenere un braccio servile è subentrato il premio dovuto all'impiego di libera mano; e l'orgoglio della ricchezza e del sangue soffre la nobil fierezza dell'industria e del merito. – Assicurato un tal passo, ogni altro successivo accresce la reciproca dipendenza delle classi sociali. Con ogni vicendevol bisogno formasi un vincolo nuovo, e alla unione fondata sull'utilità materiale altra ne vien dietro appoggiata su relazioni morali. Queste ben ordinate reagiscono sui vari rami della pubblica prosperità; tutti sentono che hanno in questa un punto comune di contatto, uno scopo comune di azione, un tesoro comune da tutelare; e così stringesi finalmente indissolubil legame negli ordini della intera nazione.
Felice il popolo che giunge a sì bella unione!”
pp. 21-22
Argomenti
appunto , artigiano , assicurato , azione , bella , bisogno , braccio , bracco , cittadino , civile , classe , comune , contatto , dipendenza , distanza , fatica , fierezza , impiego , industria , intelligente , legame , mano , materiale , merito , morale , nazione , nobile , nuovo , opera , operaio , ordine , orgoglio , pane , passo , popolo , premio , pubblico , punto , ragione , reciproco , relazione , ricchezza , sangue , schiavo , scopo , stupido , superiora , superiore , tempo , tesoro , unione , vincolo , social , tutelare , intero , servitù , prosperità , utilità , libero , altroEnrico Mayer 10
pedagogista e scrittore italiano 1802–1877Citazioni simili

da Politica di questi anni. 1950-1951, Zanichelli, Bologna 1957

Origine: Processo a un liberale (libelli), Semplice discorso di Paolo Luigi Courier, p. 61

Alla Società operaia — Millesimo, Caprera, 4 luglio 1865, p. 373
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

“La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi.”
citato in Baldassarre Poli, Saggio d'un corso di filosofia, p. 8, Volume 4, Parte 1, 1832

Origine: Da Giuseppe Garibaldi (1882) in Scritti vari, a cura di Giovanni Marchesini, Firenze, 1922, pp. 178-79.